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Aprono la conferenza i The Shalalas che riproducono in anteprima e dal vivo la sigla della nuova serie di Rai 1: L’allieva. Sul palco salgono poi i tre protagonisti: Lino Guanciale, Alessandra Mastronardi e Dario Aita che ringraziano la band. La parola passa al direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta: “Siamo partiti per la serie da un patrimonio, quello di Alessia Gazzola, i suoi romanzi sono stati tradotti in varie lingue in tutto il mondo. Questa serie rinnova il genere del giallo rosa che questa volta affronta il caso degli specializzandi. La protagonista è femminile, una ragazza di oggi con i difetti, le debolezze, le manie e le speranze dei ragazzi di oggi – prosegue – gli attori sono pieni di grande professionalità ed energia. E’ bello raccontare una generazione più difficile che deve guadagnare i propri sogni con fatica”. Il microfono passa poi al produttore Massimo Del Frate: “L’allieva è la miglior tradizione della Rai che è abituata a fare lavori su personaggi femminili molto forti. E’ particolare la genesi di questo prodotto, ho comprato il romanzo in una libreria perché mi aveva attirato la copertina e poi ho pensato che poteva essere riportato in tv – continua – Alice rappresenta con complessità i sogni, le energie e le insicurezze di una generazione che non ha avuto modo di essere rappresentata in televisione”.
La parola passa al regista Luca Ribuoli che all’inizio non era certo della serie ma alla fine si è lasciato convincere. Parlando della protagonista, Ribuoli afferma: “Abbiamo girato 102-103 scene e lei le ha girate tutte. Il cast è stato divertente e bello, uno tra i più belli, i personaggi sono divertenti e sostengono bene la storia. Certo girare un qualcosa che nasce da un romanzo è difficilissimo anche se con Alessia Gazzola siamo sempre rimasti in contatto”. Si passa poi ai protagonisti, parla Alessandra Mastronardi nella serie Alice Allevi: “Mi sono follemente innamorata di Alice durante il provino, credo sia un personaggio nuovo per la televisione italiana. E’ stata paragonata a Bridget Jones ma ha molte più sfaccettature. C’è il lavoro, lo studio, gli intrighi, la famiglia, la nonna. E’ un ruolo difficile, chi ha letto il libro ha una sua Alice personale e io spero che la mia Alice possa essere amata”. Prosegue Lino Guanciale: “Io lavoro anche come docente ma non sono così, Claudio approfitta del potere che ha”. Dario Aita è invece Arthur, l’esatto opposto di Claudio, il medico piacione e commenta: “Arthur vuole seguire la sua passione che è quella di fare il reporter e questa passione lo porta ad allontanarsi da Alice e nelle crepe di un rapporto tormentato si inserisce il terzo incomodo”. Sul palco ci sono anche Giselda Volodi, Pierpaolo Spollon, Fabrizio Coniglio, Marzia Ubaldi e Giuseppe Antignati. Come abbiamo accennato la serie nasce dai romanzi di Alessia Gazzola che commenta: “La prima puntata la so a memoria, è bello vedere ciò che ho scritto sullo schermo. Questa è una storia senza ombre ed Alessandra è la migliore Alice che si potesse desiderare. E’ una produzione che adoro tanto che nella stesura del nuovo romanzo io mi sono ispirata alla serie”. Per quanto riguarda il lavoro di sceneggiatura c’è stato un grande lavoro di sintonia con la scrittrice, sono stati aggiunti dei gialli, uno a puntata, per quanto riguarda i personaggi invece gli sceneggiatori sono rimasti aderenti ai romanzi. Alla domanda se c’è una vicinanza tra “Non dirlo a mio capo” e “L’allieva”, risponde Lino Guanciale protagonista in entrambe le serie: “Ci sono dinamiche che ritornano come quella tra maestro e allieva o capo-dipendente. Mentre nella prima serie però il mio personaggio cerca una redenzione interna per quanto riguarda l’Allieva invece non c’è questa redenzione. Il sadismo li accomuna ma i personaggi sono diversi”. Chiudono la conferenza i The Shalalas.
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