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La puntata inizia con una SOS lanciato da un punto non precisato al largo delle coste di Lampedusa. Il maresciallo Serra (Claudio Amendola) e la sua squadra vanno in soccorso di una imbarcazione in evidente difficoltà. È la prima operazione di salvataggio per Serra, trasferito da Roma e ancora non esperto delle emergenze quotidiane a Lampedusa.
La barca sulla quale viaggiano moltissimi disperati in fuga da guerre e persecuzioni nei loro paesi, viene tratta in salvo i migranti portati dal centro di prima accoglienza dell’isola di Lampedusa gestito da Viola interpretata da Carolina Crescentini.
Serra e Viola sono due persone estremamente diverse tra di loro ma unite insieme da un passato di sofferenza. Serra cerca di resistere ai continui disagi e alle emergenze quotidiane con le quali viene a contatto, mentre Viola è impegnata per la difesa dei suoi assistiti ai quali cerca di assicurare una quotidianità almeno accettabile.
Tra gli episodi che vedremo c’è il salvataggio di un ragazzino egiziano appena sbarcato dalla motovedetta di Serra al quale Viola si affeziona. La responsabile del centro di accoglienza non sa che il ragazzino ha dovuto lasciare sulla costa libica la sorellina e la madre perché non c’era posto sull’imbarcazione. E adesso la madre e la piccola sono vittime dei trafficanti di clandestini e si trovano in una situazione molto precaria.
Intanto a Lampedusa (dove quest’anno si svolge il Prix Italia organizzato dalla Rai) gli abitanti dell’isola cominciano ad averne abbastanza dei disagi creati dai continui sbarchi di migranti. Lamentano che l’isola non riesce a dare ospitalità a tutti. Sono migliaia i disperati che ogni giorno sbarcano sulle coste. E Viola cerca a sua volta di fare tutto il possibile per mantenere una convivenza accettabile. Ma non è facile.
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La miniserie è stata girata tra Lampedusa e dintorni di Roma. Il centro di accoglienza è stato ricostruito in una caserma dei vigili del fuoco di Roma a pochi chilometri dalla capitale. Mentre le sequenze marine sono state riprese al largo di Civitavecchia con l’ausilio di subacquei in acqua e della Guardia Costiera che hanno fatto da supporto nel corso di tutta la lavorazione.