{module Pubblicità dentro articolo}
Carolina Crescentini è Viola, responsabile di un centro di accoglienza, “Il mio personaggio è una donna molto forte, di grande umanità, solare, è una donna che stimo e a cui mi sono affezionata e che assomiglia molto alla ragazza che ho incontrato a Lampedusa”. Durante le riprese l’attrice è entrata in contatto con molti migranti ma al nostro microfono ha raccontato una storia che l’ha particolarmente colpita: “Ho visto un ragazzo, da solo, nella sua camera che aveva le gambe grandi come le mie braccia. Lui è stato 14 mesi in Libia, gli hanno ucciso il padre davanti ed ora è arrivato qui e non ha più un passato ne un presente, ne la forza di magiare”.
Per Carolina Crescentini quello che guida queste persone è soprattutto la speranza di un futuro, di potersi ricostruire una vita e a chi ha pregiudizi dice: “Prima di parlare prendi un aereo e vai a Lempedusa perchè non puoi parlare se non sei stato nell’Isola. Il secondo passo è andare da chi vive e lavora a Lampedusa per dire grazie, solo dopo si può parlare ma sarà fatto sicuramente in modo diverso”.
L’attrice vuole anche dare un consiglio a tutti per aiutare l’isola: “Quello che si può fare è andarci in vacanza perchè è un isolotto meraviglioso nel mezzo del Mediterraneo ed ha bisogno di noi”.
Per tutte le curiosità e per scoprire quali sono i progetti futuri dell’attrice vi lasciamo alla video intervista.