In una miscellanea di argomenti, arriva così, per la prima volta sugli schermi televisivi la vita vera di una figura mitica dell’immaginario collettivo: l’investigatore privato. Un professionista che ha avuto ed ha ancora tanta importanza sia sul grande schermo sia nelle serie televisive.
Tra indagini e appostamenti, Italian Detective mostra il vero significato del lavoro di chi deve entrare nelle vite degli altri per smascherare bugie, truffe e tradimenti. Inseguiti dalle telecamere, per la prima volta nel ruolo dei “pedinati”, i nostri detective guidano lo spettatore tra i segreti del loro mestiere, ma finiscono con aprire inaspettate finestre sulle loro vite private, offrendone uno spaccato di umanità (spesso decisamente divertente). La parte del racconto che riguarda il cliente e l’investigato è, invece, realizzata in fiction, per ovvie questioni di rispetto della privacy.
A coordinare la squadra di investigatori di Italian Detective c’è Rita, anima storica dell’agenzia, forte e carismatica, con un’esperienza trentennale alle spalle. Al suo fianco c’è il giovane socio Matteo che, invece, trent’anni non li ha ancora compiuti e che ha portato nel team una ventata di rinnovamento. Per i due collaborare non è sempre semplice: rappresentano due generazioni a confronto con visioni molto diverse. E proprio nei confronti tra i due nascono alcuni dei momenti più veri della serie. Con loro c’è anche Massimino, vent’anni, il figlio più piccolo di Rita che studia economia e lavora in agenzia come stagista.
Ogni episodio della serie ha la durata di 50 minuti. E segue uno degli incarichi dell’agenzia, dalla sua assegnazione alla sua soluzione, mentre i casi più complessi si sviluppano su diverse puntate.
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La firma dei 12 episodi che vengono trsmessi in sei prime serate, è di Claudio Canepari, già autore e regista di format televisivi come Milano-Roma e di importanti fiction come Scacco al re – La cattura di Provenzano.
Nel cast tecnico della serie c’è anche Sara Lorenzini per la collaborazione ai testi. Mentre Filmaker e Fotografia sono firmati da Massimo Cappello, Giacomo del Buono e Gabriele Gravagna.