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Prende la parola la direttrice di Rai Fiction Tinny Andreatta “Braccialetti rossi è stato il progetto che ha inaugurato il nuovo modo di fare servizio pubblico. La seria veicola un messaggio importante con un linguaggio estremamente potente, coinvolgente e moderno. Racconta i giovani che sono i protagonisti del progetto, saranno loro infatti a raccontare il mondo. Quello che è riuscito a fare Braccialetti rossi è stato riavvicinare alla Rai i giovani. Si è creata una comunity importante, che ci segue anche quando la serie non è in tv”, la direttrice ricorda anche la difficoltà iniziale: “I protagonisti erano sconosciuti e dovenano raccontare la malattia, ora è difficile gestire questo successo anche perchè bisogna sempre andare nel profondo di questi ragazzi, della loro psicologia e della loro crescita”.
La parola passa ad Andrea Fabiano, direttore di Rai 1, “Rai 1 ha abbracciato questa serie, mi ricordo la prima volta che ho visto la prima puntata della serie e sono rimasto subito legato. Ho avuto la fortuna di visitare il set e i luoghi dove è stata girata la serie, quindi posso dire che c’è un rapporto d’amore tra la rete e la serie – e continua il direttore – è stata una scelta coraggiosa per la Rai e continua ad esserlo, solitamente dopo il TG1 c’era affari tuoi che accompagnava al programma successivo, ora abbiamo cambiato per permettere ad un pubblico più vasto di seguire la serie che quindi andrà in onda subito dopo il tg1 dalle 20.35″.
Continua Carlo Degli Esposti, presidente Palomar: “Braccialetti è diventato un evento grazie all’affetto che i giovani hanno dato fin da subito al prodotto. Esperimenti del genere danno vitalità all’azienda”. Degli Espositi racconta anche come hanno fatto a portare Braccialetti in Italia: “Ero in Spagna, Spielberg stava per comprare tutti i diritti in esclusiva ma siamo riusciti a portare in Italia qualche puntata, l’ho proposta a Tinny che ha subito accettato, non è era mai successo prima”. E Degli Esposti ricorda l’incontro che ci sarà con tuti i ragazzi del cast alle ore 15.
Il microfono passa a Petraglia, sceneggiatore di Braccialetti Rossi: “Questa volta non abbiamo avuto dietro una serie spagnola perchè loro si sono fermati alla seconda. I nostri attori sono cresciuti quindi abbiamo fatto crescere anche i nostri ragazzi che saranno alle prese con esperienze più importanti”.
La parola passa al regita Giacomo Campiotti: “Il segreto della serie è sicuramente il coraggio, sia nella scelta editoriale della Rai che per il contenuto. Tutto è portato ad un gradino maggiore, siamo riusciti a parlare di queste cose terribili ed oggi ci arrivano tantissime lettere, come quelle di ragazzi che ci dicono che non volevano più andare a scuola a casua dei capelli caduti per via delle chemio e poi sono diventati degli eroi”. Per quanto riguarda la storia di Leo e Cris il regista commenta: “La loro relazione è talmente forte che ci sarà un risvolto scoinvolgente sul finale”.
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Qualche parola sulle new entry, ma il personaggio più misterioso è quello di Luca Ward, un generale che torna dal passato nella vita di Leo.
La parola passa ad Aurora Ruffino, che interpreta Cris: “Per me e per tutti gli altri penso che braccialetti sia stata un’esperienza importante sia dal punto di vista professionale che umano. Abbiamo incontrato ragazzi negli ospedali, molti ci sono venuti a trovare. C’è una scena che mi è rimasta in mente, ero ad un concerto e due genitori ci sono venuti ad abbracciare, i loro figli sono morti proprio del male di Vale e Leo e grazie ai Braccialetti sono riusciti a riparlarne in casa. Braccialetti è riuscito ad aiutare molte persone”.
Il microfono passa a Nina: “Io ho vissuto in prima persona il disagio del non avere capelli, ho capito quanto coraggio deve avere una persona malata e la difficoltà di accettarsi in relazione agli altri. Braccialetti rossi aiuta anche a far capire che non bisogna mai giudicare l’altro perchè non si sa cosa sta passando“.
Si continua con i personaggi storici e la parola parla a Carlotta Natoli: “Sono molto contenta e legata a questo progetto e ai ragazzi con cui si instaurano relazioni umane anche fuori dal set. In questa nuova stagione ho capito quanto i dottori possono imparare dai pazienti”.
Francesca Chillemi è una new entry che interpreta la mamma di un bambino malato, Bobo: “Prendo a cuore il ruolo delle madri, anche perchè lo sono diventata da poco, e non è semplice stare accanto a ragazzi che stanno male, questa è una fiction che ti mette davanti alle tue paure più grandi ma anche sottolineando il coraggio, l’amicizia e l’unione, è questo il fulcro vincente della serie”.
Un’altra novità è Lucia Mascino, la mamma di Nina:“Sono scivolata dentro a questo gruppo che si era già formato da due anni ma sono riuscita a impersonare il mio personaggio grazie all’atmosfera così toccante che si respirava. Non mi era mai capitato di piangere così tanto con i ragazzi”.
Intanto ci viene confermata la scrittura di una quarta stagione. E il regista ci tiene a sottolineare: “Tutti possono essere Braccialetti rossi, non si deve essere malati ma il gruppo è formato da amici veri, è questo ciò di cui hanno bisogno i giovani”.
Ricordiamo l’appuntamento con la prima puntata della stagione, domenica 16 ottobre ore 20.35, su Rai 1.