La notizia della trasformazione in un racconto televisivo del romanzo è stata data dallo stesso autore durante la sua partecipazione ad una puntata di Un giorno da pecora, il programma di Radio 1 in onda ogni pomeriggio dalle 13:35 alle 15:00 e condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro.
Lo stesso Pennacchi ha riferito che la casa di produzione potrebbe essere la Casanova Multimedia di Luca Barbareschi. Per adesso si sta ancora pensando alla realizzazione dell’opera e gli sceneggiatori starebbero lavorando alla riduzione tv, ma naturalmente è ancora troppo presto per una decisione sul cast e sugli attori che saranno i protagonisti.E non è stato comunicato la rete che ospiterà la trasposizione.
Il titolo trae il nome dal principale canale di bonifica dell’Agro Pontino. Canale Mussolini era il nome che aveva nell’epoca fascista. Poi è diventato Canale delle Acque alte.
Il romanzo si estende in un arco temporale abbastanza lungo: dagli anni ’10 del primo ‘900, fino alla Seconda Guerra Mondiale.
In effetti Antonio Pennacchi ha raccontato una parte della storia della sua famiglia. Ha più volte sottolineato che doleva scrivere Canale Mussolini proprio per far conoscere la storia del Podere dei suoi antenati.
Il libro è raccontato da uno dei componenti della famiglia Peruzzi, di cui inizialmente non si conosce l’identità che sarà svelata soltanto alla fine. Pennacchi inserisce nel suo romanzo e quindi nella serie televisiva in produzione, molti ingredienti della provincia che fanno pensare ad esempio alle opere di Riccardo Bacchelli, scrittore e drammaturgo italiano molto in voga nella prima metà del ‘900.
Lo stesso Bacchelli aveva scritto Il Mulino del Po, una saga di quattro generazioni trasformato poi in uno sceneggiato televisivo. La stessa operazione sembra voler essere riproposta per Canale Mussolini.
Al centro della vicenda c’è dunque la periferia romana più lontana, rappresentata da quell’Agro Pontino che viene liberato dal dominio fascista a maggio del 1944.
Il personaggio principale è lo zio Pericle, intorno al quale ruota tutta la famiglia Peruzzi. Con lui nell’Agro Pontino arrivano i genitori, i fratelli e le nuore. E successivamente la nonna, una figura molto importante, quasi carismatica a cui bisogna obbedire senza discutere.
Ricordiamo che nel 2015 è stata data alle stampe la seconda parte di Canale Mussolini, sempre pubblicato da Mondadori, che riprende il racconto da dove era terminato proprio il primo romanzo.
Nella serie televisiva ovviamente saranno raccontate le vicende che arrivano dal primo romanzo fino alla conclusione del secondo. Non sappiamo ancora di quante puntate sarà composta la serie televisiva.
Il romanzo di Pennacchi ha influenzato molte opere successive di altri autori.