La “gita televisiva” è cominciata all’ingresso del centro di produzione Rai di Napoli. Il direttore, Francesco Pinto, ha brevemente spiegato tutte le attività che si svolgono all’interno della struttura. Non c’è solo “Un posto al sole”: oltre alla sede della Tgr (video e radio), negli studi si registrano “A torto o ragione” e nel recente passato anche il quiz “Reazione a catena”. L’auditorium adiacente, altro storico edificio della tv nazionale, sta ospitando lo show “Stasera tutto è possibile”. Pinto, che ha aggiunto: “A novembre lavoreremo per un altro varietà di Rai 1, mentre a febbraio tornerà ‘Made in Sud'”, ha poi definito il centro “una fabbrica antica che vuole fare innovazione, in cui da un’idea iniziale si passa al prodotto finale“. In tal senso l’arrivo nel 1996 di “Un posto al sole” ha rappresentato per lui un punto di svolta per l’intera attività della struttura, nota per aver dato spazio in passato ai grandi varietà della tv pubblica, uno su tutti “Senza rete”.
Poi, il passaggio nell’ufficio degli sceneggiatori: presente, tra i componenti di uno staff che in totale conta più di 15 professionisti, il capo del reparto scrittura Paolo Terracciano. La realizzazione di un blocco di 5 episodi della soap (la settimana-tipo dal lunedì al venerdì) prevede una tempistica di due mesi, scandita da una serie di passaggi che si snodano all’interno di un lasso di 6 settimane: si parte dalla redazione di un documento in cui viene messa a punto una trama generale; poi la scrittura del copione, sottoposto a vari controlli, per arrivare alla fase di composizione dei dialoghi. Nelle ultime 2 settimane, dopo la registrazione delle puntate, queste vengono riviste e poi montate. Il ritmo di lavoro delle “penne della soap” è intenso: ci si ferma soltanto nella settimana di Ferragosto e in quella natalizia. Già scritti gli episodi per il prossimo gennaio 2017, mentre al momento si stanno registrando puntate che saranno trasmesse tra fine novembre e inizio dicembre.
La tappa successiva del nostro tour ci ha portato lì dove le idee degli sceneggiatori prendono forma concreta: il reparto produzione. Qui si organizza tutto: set, i piani quotidiani di lavoro, gli spostamenti delle troupe per le frequenti riprese in esterna (che costituiscono in media il 30% del girato totale). La giornata lavorativa di tecnici e di attori si attesta sulle 10 ore: spesso si attacca anche alle 7 del mattino, a seconda del calendario, che ovviamente può andare incontro a modifiche in caso di eventi contingenti. Camminando per i corridoi di quest’altra area del centro, guidati dal produttore creativo della serie, Fabio Sabbioni, abbiamo notato come le pareti sono piene di foto di scena con gli scatti dei momenti più significativi di questi primi 20 anni. Sabbioni ha tenuto a differenziare il teleromanzo di Rai 3 dai modelli tradizionali: “Questa soap opera è stata pensata per il servizio pubblico: da sempre non abbiamo dato spazio solo a storie d’amore, ma anche a tante tematiche sociali e di stretta attualità“.
Alla fine, il momento più atteso: la visita sul set, dove abbiamo inizialmente incontrato Peppe Zarbo (che nella fiction è Franco Boschi) e Vincenzo Messina (Nunzio Cammarota), impegnati in una serie di scene da registrare. Vi anticipiamo che a partire dalle prossime puntate vedremo anche Maurizio Aiello (Alberto Palladini), che abbiamo incrociato nei corridoi del centro. Due studi, siti in altrettanti livelli dell’edificio, ospitano gli interni della soap. Molto ampio lo studio T2, in cui è installata la scenografia del “Caffè Vulcano” e casa Graziani, Poggi e Giordano. Per girare determinate scene, poi, si sfruttano anche particolari aree del centro di produzione, come avviene per la ricostruzione dei corridoi e del cortile dell’ospedale dove lavora Ornella Bruni (Marina Giulia Cavalli).
La visita si è conclusa nel punto di ritrovo dei protagonisti di “Un posto al sole”: quel Caffè Vulcano dove abbiamo trovato i veterani Riccardo Polizzy Carbonelli (Roberto Ferri), Patrizio Rispo (Raffaele Giordano), Marzio Honorato (Renato Poggi), Marina Tagliaferri (Giulia Poggi), Ilenia Lazzarin (Viola Bruni). Sono poi arrivati anche Alessandra Masi (Chiara Petrone), Stefano Moretti (Giacomo “Scheggia” Schenardi), Giorgia Gianetiempo (Rossella Graziani) e Vincenzo Messina. Per il saluto finale è intervenuto nuovamente Francesco Pinto, che ha brindato ai primi 20 anni della serie, ponendosi un obiettivo ben chiaro: “Vogliamo battere il record di Sentieri!“. La soap americana ha avuto una storia di ben 72 anni, “Un posto al sole” è decisamente più giovane. Sognare di superare questo primato non costa nulla: è soprattutto la stretta aderenza al quotidiano che può permettere alla soap napoletana di proseguire il suo viaggio per tanti altri anni, ascolti permettendo. E allora, non resta che darsi appuntamento nel 2069 per provare ad entrare nel Guinness World Records.
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