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Prima della messa in onda della prima puntata la parola viene data a Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca della Repubblica Italiana.
Ricordiamo che, dopo una lunga battaglia, nel 1977 il Parlamento ha approvato una legge che ha cancellato definitivamente le “classi speciali”. Un ruolo fondamentale lo ha avuto Mirella Antonione Casale, insegnante e madre di una bambina con un grave deficit psicomotorio che nella seconda metà degli anni Sessanta cominciò una lotta per il riconoscimento del diritto ai ragazzi disabili di frequentare insieme a tutti gli altri la scuola dell’obbligo.
La parola passa a Saveria Dandini, Presidente dell’Istituto Leonarda Vaccari: “L’Istituto Vaccari, dal 1936 è un ente morale che si occupa dell’integrazione delle persona nel lavoro e nella scuola. Si occupa di preparare gli insegnanti a capire la disabilità, una scuola specializzata nei corsi di sostegno – continua il Presidente – facciamo laboratori e riusciamo a lavorare con ragazzi bravissimi che inseriamo nei licei con un progetto alle spalle. C’è inoltre un’alternanza di scuola-lavoro e molto spesso i ragazzi tornano a fare volontariato perché non riescono a slacciarsi da noi. La nostra società deve cambiare, è questa la Buona scuola”.
Il microfono passa ad Eleonora Andreatta, Direttore Rai Fiction. “E’ un onore per me presentare questa serie in un istituto così prestigioso con accanto il Ministro Giannini. Questo film parte da un progetto più ampio e cioè quello dell’integrazione, la funzione del Servizio Pubblico risponde al gusto del pubblico ma ha il dovere di raccontare anche le problematiche dando voce a quelle persone che rappresentano un esempio”. Andreatta ricorda la messa in onda il 14 novembre assicurando che il film verrà proiettato in tutte le scuole.
Andrea Fabiano, Direttore di Rai1, che ha a cuore il tema poiché sposato con un ex insegnante di sostegno ha commentato: “La classe degli asini rappresenta uno degli esempi più potenti di quello che è il nostro obiettivo. L’Italia è piena di persone a cui dobbiamo tanto, la lotta di Mirella Casale ha avuto un impatto su milioni di persone. Avere volti noti ed amati come quello di Vanessa Incontrada e Flavio Insinna è importante per arrivare a tutti”.
La parola passa al Ministro Stefania Giannini: “Con la riforma della scuola siamo ripartiti, oltre 200 mila bambini nella scuola sono seguiti da un insegnamento mirato, speciale, aumentare il numero degli insegnanti di sostegno ci è sembrata la prima risposta necessaria. Il nostro è il primo paese al mondo ad aver segnato la storia su questo argomento e la decisione presa tanti anni fa è ancora oggi il sale delle nostre decisioni”. Rivolgendosi ai ragazzi presenti il Ministro ci tiene a sottolineare: “Voi avete bisogno di una scuola aperta, a partire dalla scuola vogliamo costruire una società basata sulla comprensione e il rispetto”.
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La parola torna al Direttore Andreatta: “Un film che sarà una scuola di vita per tutti”. Continua il Direttore Fabiano che ripete i concetti riportati durante la prima parte della conferenza, aggiungendo “Quello dell’integrazione è un tema che va aggiornato continuamente questo è il progetto della Rai”.
Il microfono passa al regista Andrea Porporati: “E’ stata una responsabilità grossa e all’inizio mi sono spaventato ma appena iniziate le riprese tutte è andato bene, più che un film è stata un’esperienza. E’ un bellissimo ricordo che mi porterò dietro per molto”.
Prende la parola Flavio Insinna, che nel film sarà l’insegnante Felice: “In questo film, dirò la verità, non mi hanno chiamato ma mi sono “imbucato”, mio padre era medico e lavorava con i disabili, ho letto il copione e mi sono messo a piangere così ho chiamato subito Fabio Masi e gli ho offerto la mia disponibilità. Il 3 luglio, il giorno del mio cinquantesimo compleanno, mi sono fatto un regalo e ho iniziato a girare. Spero di essere invitato a parlarne ancora. Non voglio fare critica però, mi scrivono molti genitori per la mancanza nelle scuole degli insegnanti di sostegno, allora bisogna fare ancora di più”.
Vanessa Incontrada, che rappresenta Mirella Casale, prima ancora di commentare il suo personaggio anticipa la sua presenza in un altro film con la regia di Porporati, continua: “Il dono più grande che Mirella Casale mi ha fatto è di avermi fatto entrare nella sua vita. Da mamma, io per prima non faccio mai notare la diversità a mio figlio ma anzi cerco di spiegargli le cose”. L’attrice ricorda anche il ruolo importante di Fabio Troiano, marito di Vanessa nel film, che prende la parola: “La paura iniziale di Luigi è data dalla voglia di proteggere sua figlia dalla società”. Monica Dugo sarà invece Giovanna, un insegnante diversa da Mirella, una donna leggera innamorata di Felice.
E’ il momento delle domande. La prima rivolta a Flavio Insinna, il suo Felice è un personaggio di invenzione, c’è quindi la scelta di romanzare una storia vera, decide di rispondere per prima il direttore Andreatta “romanzare alcune volte è fondamentale per arrivare ad un pubblico più ampio possibile”.
La conferenza è avvenuta all’interno dell’Istituto Leonarda Vaccari, un Ente Morale senza fini di lucro nato più di 80 anni fa ed uno dei Centri italiani per la riabilitazione, l’integrazione e l’inserimento. Fin da subito, per volere della fondatrice , la marchesa “Dina” Vaccari, lo scopo è stato quello di rispondere ai bisogni dei ragazzi portatori di handicap.