Avevamo visto Claudio Gioè già nell’omonimo film dove l’attore interpretava un giornalista amico del piccolo Arturo. Nella serie invece Gioè sarà il padre del piccolo Salvatore, un uomo che lavora all’ufficio anagrafe di Palermo, con un forte senso civico e morale, che nonostante i suoi sforzi sarà costretto più volte a scontrarsi con la mafia.
Ai nostri microfoni l’attore ha raccontato: “Sarò un uomo come tanti, della Palermo di fine anni Settanta, che dovrà affrontare i problemi legati alla criminalità organizzata che hanno segnato il nostro paese. A differenza del ruolo del giornalista, che coglieva in poche scene lo spirito antimafia di tanti coraggiosi giornalisti in questo caso ho la possibilità, nell’arco di sei puntata, di raccontare le sfumature culturali di quel periodo“.
Gioè non è nuovo alle serie sulla mafia, l’attore è stato tra i protagonisti di Squadra antimafia, Il sistema, Paolo Borsellino e Il capo dei capi e a proposito della sua carriera di attore racconta: “Mi affascinano le storie, più volte ho trattato il tema mafioso ma per ognuna di queste serie affrontate ho vissuto un’esperienza diversa”.
Come abbiamo anticipato Claudio Gioè ha vissuto il set insieme a Pif durante le riprese del film, “come regista Pierfrancesco Dliberto ha lo stesso stupore che raccontava Arturo, si è posto in una maniera pura e diretta nei confronti della macchina cinematografica come un bambino farebbe nei confronti della vita”.
Abbiamo chiesto all’attore anche quali altri progetti lavorativi ci sono in cantiere: “Sto ultimando le riprese di Sotto copertura 2, un poliziesco in cui racconteremo l’arresto di Michele Zagaria”. Nella prima stagione, che si è conclusa con l’arresto del capo clan Antonio Iovine, Gioè ha vestito i panni del commissario Michele Romano, che nella realtà corrisponde a Vittorio Pisani, Capo della Squadra mobile di Napoli.
Per saperne di più vi lasciamo alla nostra video-intervista integrale.
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