Grande la soddisfazione della nostra star.
“Sono felice di interpretare Tina Modotti – dice Monica Bellucci – la fotografa rivoluzionaria, che negli anni Venti e Trenta,ha combattuto prima la rivoluzione messicana e poi in Spagna. Una vita per la libertà e per i diritti della donna, non credo che oggi esista un tale personaggio coraggioso che ha dedicato tutta la vita, per raggiungere l’ ideale della parità dei diritti umani della donna, considerata, in quei tempi soltanto per la procreazione e per fare il pane. Basterebbe pensarci bene: questi sono gli elementi fondamentali che fanno girare il mondo. E in quei lontanissimi anni personaggi come lei non esistevano. Ho chiesto io stessa a Paula Vaccaro e a Brokner, suo marito coproduttori e sceneggiatori di voler interpretare Tina. La sua vita zingaresca e i suoi grandi principi mi entusiasmano, una storia del genere non si può liquidare con un film, ecco perché il cinema televisivo, le serie che da tempo vengono girate con gli stessi mezzi tecnologici di un film per le sale, non sono da me mai stati rinnegati, lo dimostrano le mie minori apparizioni in altre fiction firmate da illustri registi”.
Il titolo della serie è “Radical Eye: The Life and Time of Tina Modotti”, è diretta da Edoardo De Angelis, autore di “Indivisibili,” passato a Venezia nel 2016 dove ha conquistato 6 David di Donatello e 7 Nastri d’argento.
Le sei puntate sono prodotte da Pinball London, società gestita da Paula Vaccaro e da suo marito Aaron Brookner, che firma anche la sceneggiatura.
Chi è Tina Modotti | tutte le notizie sulla fotografa
Tina Modotti, bellissima friulana ribelle, nasce a Udine nel 1896 e muore a Città del Messico nel 1942. Nel 1923 emigrò negli Stati Uniti e fu una delle prime protagoniste del Cinema muto. Divenne famosa nel mondo per i suoi reportage in Messico negli anni Venti e Trenta e di quella rivoluzione fu la la grande protagonista. Odiava il fascismo, comunista convinta, era certa che la sinistra di quei tempi era davvero in difesa del popolo e delle vessazioni che subiva perchè si era poveri, straccioni. Simbolica la storia vera del papato di quei tempi, che aumentava le gabelle ai poveri e non ai ricchi, perché si diceva con convinzione, che i poveri sono tanti.
Una mostra di Tina la guerrigliera del 1929, in Messico e nel mondo, fu classificata come la prima storia fotografica della rivoluzione messicana.Quella donna la prima ribelle della storia, lottò a favore delle donne e dei diritti del popolo massacrato .Giro’ il mondo, America , Canadà , Sud America, Europa,Russia, Spagna, Italia, Francia, Austria, Regno Unito.
Pablo Neruda, alla sua morte creò una poesia d’ amore e il suo epitaffio “Alla prima donna rivoluzionaria, l’esempio di una vita dedicata all’ impegno politico per la passione rivoluzionaria ,l’ arte e l’amore”.