La serie è stata premiata agli ultimi Golden Globe 2017 con due riconoscimenti: Miglior miniserie e Miglior attrice protagonista. In quest’ultima categoria il premio è andato a Sarah Paulson.
Uno speciale sul campione e la sua drammatica vicenda era stato mandato in onda lo scorso ottobre 2015 su Crime + Investigation.
Cuba Gooding Jr. è l’ambiguo ed irascibile imputato, John Travolta è uno dei due avvocati di punta del collegio difensivo, Sarah Paulson e Sterling K. Brown rappresentano la pubblica accusa, Courtney B. Vance è l’altro avvocato della difesa, in aperto antagonismo con John Travolta.
La serie racconta una storia vera, seguita da un processo dai risvolti politici per il colore della pelle dell’imputato.
O.J. Simpson, oltre che grande campione era l’uomo simbolo di una comunità afroamericana che si trovava in una condizione di risveglio.
Considerato uno dei più grandi giocatori della storia del football americano e inserito nella Pro Football Hall of Fame, dopo aver terminato la carriera di giocatore di football si dedicò al cinema e acquisì una certa notorietà, soprattutto per aver interpretato l’agente Nordberg nella serie Una pallottola spuntata.
Parallelamente alla sua carriera sportiva e cinematografica, raggiunse anche una tristissima notorietà negli anni novanta con l’accusa di aver ucciso brutalmente la sua ex moglie, Nicole Brown, e un suo amico, Ronald Goldman. In particolare era il 1994. Dal 2008 è detenuto in seguito a una condanna a 33 anni (dei quali 9 senza libertà vigilata) per rapina a mano armata e sequestro di persona. Sta scontando la pena presso il penitenziario Lovelock Correctional Center a Lovelock, nel Nevada.
Tutta la vicenda si snoda con il respiro del legal thriller, per la complessità degli elementi indiziari e i numerosi colpi di scena nel corso del dibattimento.
Il Caso O.J. Simpson: American Crime Story vanta anche il merito di aver riacceso i riflettori sulla “questione afroamericana”, in un anno di fortissime tensioni sociali.
La serie era stata trasmessa su Fox Crime a partire dallo scorso 6 aprile.
La cerimonia degli Emmy 2016, dove il titolo ha conquistato anche le statuette nelle sezioni Miglior miniserie e Miglior sceneggiatura per film tv o miniserie, ha fatto dimenticare le polemiche sugli “Oscar So White”, testimoniando ancora una volta una straordinaria sintonia tra produzione televisiva e società americana.
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La serie si è distinta all’ultima edizione degli Emmy Awards con ben 22 nominations e 9 riconoscimenti. A questi si aggiungono i due Golden Globe.
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