{module Pubblicità dentro articolo 2}
Apre la conferenza Tinni Andreatta, che sottolinea i risultati raggiunti dalla fiction Rai: “I sequel hanno un ruolo importante. La capacità di crearli è particolarmente preziosa: quest’anno con la Lux abbiamo lavorato su due concept, quello di Che Dio ci aiuti e, appunto, quello di Un passo dal cielo. È importante alzare sempre l’asticella per chi crea il prodotto. Questo è sicuramente il tentativo più coraggioso perché, pur mantenendo una struttura di base, è profondamente nuova”. A partire dal protagonista, vi è una “contaminazione”: “Fedez rappresenta questo afflato di novità”.
Prende la parola Matilde Bernabei: “La serie si arricchisce di nuove storie e prsonaggi, con un taglio più action rispetto alle passate stagioni, che erano investigative. È stata venduta in Spagna, Germania, Canada e altri paesi”.
Protagonista è anche la montagna, portatrice di una tensione verso l’alto: le scene girate con i droni, i voli dagli elicotteri, vogliono costringere lo spettatore a volgere l’attenzione verso la natura della montagna. Francesco Neri, spiega Luca Bernabei, è il personaggio che chiunque vorrebbe avere al suo fianco: “solido, ma con la sensibilità per stare ad ascoltare”. Ritroverà il proprio equilibrio entrando in sintonia con la montagna, che ha dei tempi propri.
Interviene Daniele Liotti. Quello di Francesco è un carattere a due dimensioni: “Da un lato l’abilità data dalla lunga esperienza professionale, dall’altro tutta la fragilità dell’uomo”. Una grande responsabilità, venire dopo Terence Hill: “Quando mi hanno offerto la parte, mi sono sentito fortunato. Sia per il personaggio a tutto tondo, che per la possibilità di girare in luoghi fantastici”. Liotti ringrazia gli sceneggiatori per aver scritto il ruolo su di lui.
Rocio Munoz Morales è Eva: “Per me è la seconda stagione, ma avevo lo stesso paura. Vedrete una Eva più innamorata, e allo stesso tempo più fragile.Ci sarà un fidanzamento di facciata, che verrà portato avanti per una convenienza di tipo pratico”.
Videotelefonata di Fedez: “Non ho mai avuto velleità attoriali: ho avuto un incontro con il regista e la produzione, e ho chiesto loro più volte se fossero sicuri. Spero che il risultato sia buono, ma loro comunque continuano a non farmi vedere il girato”. Prima di salutare i giornalisti in conferenza, il rapper anticipa l’uscita di un nuovo album tra una settimana.
La parola passa al regista: “Grazie a tutto lo staff della Lux, si è potuta creare una storia nuova. E grazie al protagonista nuovo si è potuto dargli una vita diversa, anche sentimentale. Fedez viene ad essere il terzo incomodo tra Vincenzo e la sua bella: effettivamente lui non c’entra niente in una serie simile, ed è questo il bello”. Viene quindi ringraziata tutta la squadra di lavoro: “La Lux ha trattato la serie come un prodotto cinematografico, mettendomi a disposizione i migliori”.
Enrico Ianniello annuncia che lo scontro con Francesco Neri sarà maggiore rispetto a quello con il personaggio di Terence Hill, perché i due si “inseguiranno” sui luoghi della cronaca: Neri arriverà prima.
Riguardo a Hill, Matilde Bernabei chiarisce che è impegnato sul set di Don Matteo: le due produzioni si accavallavano, perciò la decisione è stata presa di comune accordo. Lui e Liotti si sono incontrati: come un padre, Terence Hill ha raccomandato al suo successore l’importanza della serie: “Non è stato di molte parole -racconta Liotti- ma io ho percipito quanto ci tenesse, Mi ha colpito questo suo velo di malinconia, e quando ero sulle sponde del lago a girare, Pietro lo sentivo vicino”.
Infine Francesco Salvi, che ne approfitta per ringraziare i colleghi in maniera ironica, in particolare il regista.
La conferenza stampa si conclude qui, l’appuntamento è per martedì 17 gennaio. Saranno 20 episodi per un totale di dieci prima serate.