L’espediente narrativo di cui vi possiamo anticipare la presenza è il ricorso alla morte del personaggio di Lucia, la madre della protagonista Valeria Ferro (Miriam Leone). Lucia nella prima stagione era interpretata da Monica Guerritore.
L’attrice non ha voluto prendere parte alla seconda stagione perché le era stato impedito di partecipare alla scrittura del suo personaggio, come vi abbiamo anticipato in una video intervista rilasciata dalla Guerritore al nostro sito. Da qui il rifiuto e l’uscita di scena di uno dei personaggi chiave della serie. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Gli sceneggiatori a questo punto non hanno trovato niente di meglio che far morire Lucia. Fin dalla prima puntata tramite Valeria Ferro si viene a sapere che la madre è morta portandosi nella tomba tutti i segreti che non aveva mai voluto rivelare. Primo tra tutti il mistero sulla morte del padre di Valeria.
Nella prima stagione avevamo incontrato Lucia all’uscita dal carcere dove aveva scontato una lunga pena: era stata, infatti, condannata per aver ucciso il marito.
Valeria aveva sempre immaginato che ci fosse qualcosa in più in questa semplice confessione della madre. Insomma la poliziotta non è mai stata convinta della colpevolezza della madre. Lucia, neanche dopo l’uscita di prigione, ha mai voluto rivelare alla figlia la verità sulla tragica morte del genitore.
La poliziotta, fin dall’inizio della prima puntata, comincia a fare delle indagini personali per capire chi davvero ha ammazzato il padre. Si fa dare tutti gli atti relativi al processo della madre e comincia a scardinare molte certezze anche sul suo passato. Valeria Ferro parte da una verità: la madre non ha ucciso il padre. E non è neanche molto convinta della rivelazione fatta da Lucia alla figlia secondo la quale Valeria Ferro sarebbe stata frutto di uno stupro. Infatti Lucia si era sempre rifiutata di rivelare l’identità di colui che le aveva usato violenza.
Prevediamo però che la sceneggiatura non sarà molto lineare: infatti la morte di Lucia è stata necessaria a causa della mancata partecipazione dell’attrice, ma gli autori dovranno fornire una spiegazione credibile a tutto quanto è accaduto tra i genitori di Valeria Ferro. {module Pubblicità dentro articolo}
Accanto a questa linea narrativa che si protrae per tutte e 12 le puntate, ci saranno per ognuno degli episodi previsti, casi di cronaca nera dei quali si occuperà Valeria Ferro insieme alla squadra di poliziotti del commissariato di Torino dove si svolge “Non uccidere” fin dalla prima stagione.
Valeria Ferro è un’ottima detective dotata di un intuito molto spiccato e i casi da lei affrontati sono sempre portati a termine con successo.
La regia è di Claudio Corbucci ma ci saranno anche altri quattro registi.