Beppe Fiorello è ancora una volta protagonista di una fiction di notevole importanza. E questa volta l’attore ha la possibilità di esordire nella lunga serialità televisiva targata Rai.
Il titolo del nuovo prodotto è Gli orologi del diavolo. La serie è diretta dal regista Alessandro Angelini e le riprese iniziano a breve.
È la prima lunga serie di cui è protagonista l’attore. Infatti la sua lunga permanenza sulla Rai è stata sempre incentrata su prodotti di una o al massimo di due puntate. Questa dunque è una vera e propria sfida nella lunga serialità.
La fiction è ispirata al libro omonimo dell’imprenditore Gianfranco Franciosi che, con la collaborazione del giornalista Federico Ruffo, ha raccontato la sua lunga esperienza di infiltrato nei Narcos. Sono stati quattro lunghi anni pieni di pericoli e di difficoltà. L’impresa alla fine è stata portata a termine ma si è purtroppo conclusa nel peggiore dei modi: il protagonista è stato completamente abbandonato dallo Stato.
Gianfranco Franciosi, chiamato da tutti Gianni, racconta nel suo libro come le sue giornate trascorrevano tranquille fra la casa, il cantiere navale dove lavorava come meccanico e il ristorante di famiglia.
Un giorno riceve una strana visita: due persone che apparentemente sembrano clienti del ristorante lo avvicinano e gli offrono un anticipo di 50.000 euro in contanti per un gommone molto veloce e con una particolare attrezzatura, deve cioè avere un doppio fondo ed essere equipaggiato con radar e GPS.
Dinanzi a questa richiesta Gianni (Giuseppe Fiorello) si insospettisce, va dalla Polizia, racconta tutto e accetta di aiutare gli investigatori a capire qual è il segreto che si nasconde dietro quella richiesta.
Sembrava una missione semplice destinata a risolversi in fretta. Invece Gianni, suo malgrado, si ritrova in una situazione più grande di lui. E col passar dei mesi comprende di essere diventato un agente infiltrato tra i Narcos.
Inizia così una sorta di seconda vita. Nei quattro anni successivi infatti compie numerosissimi viaggi in Sudamerica per trasportare enormi quantità di cocaina. In quattro anni vive in una situazione di emergenza con la polizia locale che non conosce naturalmente la sua identità. Per i suoi servigi diventa fratello acquisito del boss spagnolo Aurelio.
I due stipulano un patto: per ogni affare che faranno insieme, Gianni riceverà una collezione di Rolex. Ma nel frattempo si accorge di aver perso tutto: il suo lavoro come meccanico navale, la fidanzata e la famiglia. Perde anche la libertà perché viene arrestato a Marsiglia e rimane in carcere per quasi un anno. Ha dovuto necessariamente scontare la sua condanna perché se avesse rivelato la sua copertura, sarebbe stato sicuramente condannato a morte.
Finalmente Gianni aiuta la Polizia a realizzare il più grande sequestro di droga mai avvenuto in Europa. A questo punto Gianni crede di potersi riprendere la sua vita. Ma purtroppo Aurelio è sfuggito all’arresto e vuole vendicarsi. L’incubo iniziato allora continua ancora oggi: Gianni è stato costretto a rinunciare alla sua identità e sparire nel nulla.
Il giornalista Federico Ruffo aveva già raccontato la storia di Gianni in una puntata di Presadiretta. La storia è l’esempio di un uomo probo e onesto che ha messo a rischio la sua vita per aiutare lo Stato ma viene poi abbandonato al suo destino.
Roberto Sessa, socio e amministratore delegato di Picomedia, società di produzione della serie tv Gli Orologi Del Diavolo, dichiara: “Si tratta di una grande coproduzione internazionale a cui stiamo lavorando da circa 2 anni, e che produttivamente coinvolge, oltre a Picomedia, Rai Fiction, Mediaset Espana, Mediterraneo e Rai Com.
La serie diretta da Alessandro Angelini, sarà interpretata anche da Alvaro Cervantes, Claudia Pandolfi e Nicole Grimaudo.