Nel corso di nove appuntamenti gli spettatori hanno imparato a conoscere personalità, manie e fragilità del personale di supporto della rock band in tour nelle arene USA. In primis, il tour manager Bill (Luke Wilson) ed il direttore di produzione Shelli (Carla Gugino) e poi l’attrezzista Kelly Ann (Imogen Poots), la responsabile del mixer Keisha (Donna Mancini), il tecnico del basso Milo (Peter Cambor), il chitarrista, baby-sitter e mago del caffè Wes (Machine Gun Kelly) ed il consulente finanziario Reg (Rafe Spall).
Al termine del tour niente è come prima. L’affiatato team di “Roadies” si ritrova per ricordare la figura di Phil (Ron White), con la preziosa performance di Eddie Vedder. Un intervento, quello di Vedder sul set di “Roadies”, favorito dalla presenza di Kelly Curtis, produttore della serie con Abrams e Crowe e storico manager del gruppo di Seattle.
Il cantante, chitarrista ed autore, icona del grunge, si esibisce in una versione rigorosamente acustica di Man of The Hour, scritta nel 2003 per la colonna sonora del film di Tim Burton Big Fish.
Durante il tributo, alle spalle di Vedder una gigantografia dello stetson del compianto boss della band. Nel brano, un giovane dice addio al proprio padre: The man of the hour has taken his final bow/Goodbye for now.
La serie tv prodotta da J.J.Abrams non ha nulla a che vendere con Almost Famous.
Roadies è incentrata sul behind the scene del tour della Staton-House Band (di cui sentiamo parlare nello show senza mai assistere ad un solo minuto di esibizione (almeno nel primo episodio).