In località straniere venivano ricostruite intere cittadine, tutto appariva tremendamente freddo e dettato soltanto da logiche economiche che non avevano alcun rispetto per la credibilità delle storie raccontate e per le ambientazioni riproposte.
Da qualche anno c’è stata una drastica inversione di tendenza. Protagoniste delle fiction, accanto ai personaggi principali, sono diventate le città italiane. Da Viterbo splendida cittadina alle porte di Roma, dove operava il maresciallo Rocca, è partita la voglia di valorizzare l’Italia nei propri scorci più caratteristici. E così eccoci prima a Perugia e poi a Spoleto con Don Matteo che in sella alla sua bicicletta, percorre le stradine e i vicoli delle due cittadine immortalate negli angoli più suggestivi. È venuta poi San Candido in provincia di Bolzano in Trentino Alto Adige. Qui i telespettatori hanno ritrovato quest’anno con Daniele Liotti il cui fascino faceva concorrenza allo splendore dei paesaggi immortalati da una fotografia sempre puntuale e da un montaggio finalizzato ad esaltare ancora di più la bellezza del luogo.
Trieste è stata la protagonista assoluta de “La porta rossa“, la serie recentemente conclusasi su Rai 2 con Gabriella Pession e Lino Guanciale. La cittadina si prepara ad accogliere di nuovo e protagonisti per una seconda stagione. Prima di Trieste ecco Bologna la rossa, Bologna la misteriosa con le sue preziose bellezze architettoniche. Qui ha operato ed opererà ancora il più maldestro ma simpatico dei poliziotti italiani, “L’ispettore Coliandro” interpretato da Giampolo Morelli. Le riprese della nuova stagione della serie sono già in corso nella città che fu di Lucio Dalla. Ed è stato lo stesso Morelli a sottolineare: “Bologna è protagonista quanto mette la serie“.
All’isola di Ponza la fiction italiana si era già fermata 3 anni fa. Qui infatti era stata girata la serie “Un’altra vita” con Loretta Goggi e Vanessa Incontrada. La valorizzazione dell’isola era passata attraverso la recitazione di un cast che ha percorso i vari luoghi dell’isola da una parte all’altra. La regia ha immortalato un mare cristallino, percorsi alternativi poco noti al grande turismo di massa.
Ed eccoci a Napoli dove “I bastardi di Pizzofalcone” hanno operato per sei puntate consecutive. Alessandro Gassman, Carolina Crescentini, Tosca D’Aquino e tutto il cast sono stati protagonisti accanto ai più monumentali palazzi della città partenopea. È stata cioè mostrata una Napoli altolocata, l’antitesi di quella presente nella serie Gomorra. Una Napoli ricca di dimore aristocratiche, di bellezze monumentali che le hanno restituito dignità e splendore.
Matera con i suoi scorci caratteristici e le sue lunghe scale aggrappate ai monti ha ospitato le sei puntate della serie “Sorelle“. È proprio la bellezza antica della cittadina ad aver salvato la fiction la cui trama non è poi stata molto differente da quella di una comune soap opera. La futura capitale europea della cultura nel 2019 è nota anche come la città dei Sassi messa in evidenza da una regia che si è soffermata più sugli angoli caratteristici che sui primi piani dei protagonisti.
Ultima in ordine di tempo è Bassano del Grappa. Una cittadina di provincia in Veneto che ospiterà la nuova serie dal titolo “Di padre in figlia“. Con Bassano del Grappa viene ulteriormente portata in evidenza la provincia italiana. Anche in “Di padre in figlia” conosceremo aspetti turistici della cittadina in provincia di Vicenza poco noti.
La speranza è che questo trend possa continuare nel tempo perché contribuisce ad una conoscenza più approfondita delle bellezze di casa nostra.