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ZeroZeroZero è una serie originale Sky Studios tratta dall’omonimo libro di Roberto Saviano e include nel team creativo Stefano Sollima, Leonardo Fasoli e Mauricio Katz. Il progetto comprende otto episodi, i primi due diretti dallo stesso Sollima, 4, 5 e 6 da Janus Metz, mentre 6, 7 e 8 da Pablo Trapero.
La messa in onda è attesa nel 2020 su Sky in Italia, Regno Unito, Irlanda, Germania e Austria, su CANAL+ in Francia e nei paesi francofoni di Europa e Africa, su Amazon Prime Video negli USA, in Canada, America Latina e Spagna. Il distributore internazionale è STUDIOCANAL TV.
Tre continenti (America, Europa e Africa), sei lingue (inglese, spagnolo, italiano, francese, wolof e arabo) e quasi un anno di riprese per un cast internazionale di livello, con protagonisti Andrea Riseborough, Dane DeHaan, Gabriel Byrne, Harold Torres, Giuseppe De Domenico, Adriano Chiaramida, Francesco Colella e Tcheky Karyo.
Anticipazioni sulla trama
«ZeroZeroZero racconta sistemi criminali e familiari diversi tra loro ma ugualmente violenti e assetati di potere, e come i cartelli messicani, la ‘ndrangheta e uomini d’affari americani corrotti si contendano la supremazia delle rotte della merce più distribuita al mondo: la cocaina» (dalla sinossi ufficiale).
Alla Mostra del Cinema di Venezia 2019 sono stati presentati i primi due episodi.
Ecco la conferenza stampa di presentazione della serie con le dichiarazioni degli intervenuti.
Riccardo Tozzi (produttore Cattleya) a proposito dell’impegno economico per la realizzazione della serie: “abbiamo l’abitudine di non svelare cifre, ma è stata una produzione estremamente complessa da mettere in piedi. Ci è successo anche che un sindaco in Messico non ci desse delle location e questo ha portato a un blocco di tre settimane”.
Stefano Sollima: mentre stavamo scrivendo il progetto pensavamo che non saremmo mai riusciti a realizzarlo. Ce l’abbiamo fatta grazie ai produttori.
La moderatrice Giulia D’Agnolo Vallan interroga gli sceneggiatori
Partono le domande
Per gli attori: quanto conoscevate quest’opera?
Harold Torres: avevo già sentito parlare di Saviano. Per me è stato interessante addentrarsi nelle varie dinamiche della mafia e ho creato un personaggio profondo.
Come mai avete avuto l’idea della sindrome di Huntington? (malattia rara neurodegerativa del sistema nervoso centrale, caratterizzata da movimenti involontari)
Saviano conclude: Il potere ha molto a che fare con la mistica religiosa, in questo Sollima ha sempre uno sguardo sulla trascendenza, questi boss vivono come gli ultimi calvinisti del mondo. Sono la classe dirigente disposta al sacrificio. C’è un concetto chiave: si paga tutto con l’odio, la solitudine, il carcere o la morte. Non dimenticherò mai le parole di un magistrato mentre leggeva sentenze fine pena mai: i boss non ragionano per anni, ma per ere.