Si tratta del secondo capitolo della serie con Stefano Accorsi, ambientata in una delle epoche storiche più controverse e discusse del nostro paese.
La serie è stata preceduta da un’altra dal titolo “1992“ che aveva raccontato la storia di Tangentopoli in Italia. In particolare la genesi di Mani Pulite e tutto quello che era accaduto in quell’anno. “1992“, a personaggi reali aveva affiancato anche personaggi di fiction.
“1993” inizia il 30 aprile di quell’anno. Davanti all’Hotel Raphael di Roma una folla inferocita staziona in attesa dell’uscita di Bettino Craxi. Il leader del partito socialista viene investito da una marea di monetine scagliate contro di lui.
Questa è la prima scena con cui inizia “1993“. La serie ha la regia di Giuseppe Gagliardi, è prodotta da Sky e realizzata da Wildside. Rappresenta il secondo capitolo del progetto che racconta agli anni che hanno definitivamente mutato lo scenario del nostro paese. Un esempio per tutti la fine della Democrazia Cristiana e di quella che è stata denominata “la Prima Repubblica“.
Se il 1992 è stato l’anno della rivoluzione nel corso del quale tutto ha avuto inizio, il 1993 è passato alla storia come l’anno del terrore. Mani Pulite cominciava a mietere vittime tra i politici di grido.
La serie è composta da otto puntate che raccontano otto mesi di quell’anno e si riferiscono naturalmente a quello che è accaduto ai principali personaggi.
Stefano Accorsi torna a vestire i panni di Leonardo Notte. Sogna ancora un’avventura politica in grado di ripulirgli immagine. Accanto a lui c’è Arianna (Laura Chiatti) una donna che non avrebbe mai dovuto conoscere e con la quale non avrebbe mai dovuto condividere la sua vita.
Il leghista Pietro Bosco (Guido Caprino) ha visto deteriorarsi la sua storia d’amore con Veronica Castello (Miriam Leone). Capisce così che la politica è davvero un gioco sporco e vorrebbe cercare di allontanarsene.
Il poliziotto di Mani Pulite (Domenico Diele visto recentemente in “Di padre in figlia”), invece non cerca il potere, lo combatte. Ha un obiettivo da portare a termine a tutti i costi: combattere la corruzione. Purtroppo però la sua salute peggiora di giorno in giorno e i suoi nemici aumentano. Ma un giorno incontra una donna, Eva (Camilla Semino Favro), che rappresenta per lui l’amore della sua vita e che lo spingerà a farsi delle domande.
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Adesso i telespettatori incontrano Antonio Di Pietro (Antonio Gerardi). Il pubblico ministero, all’epoca più famoso d’Italia, continua la sua battaglia contro la corruzione nei partiti. La maxitangente Enimont offre una occasione unica per portare alla sbarra l’intero sistema politico.
Intanto Veronica Castello ha ottenuto il successo che cercava in Tv. Ma la sua carriera ovviamente non è stabile.
Infine c’è il personaggio di Bibi Mainaghi (Tea Falco) che ha già conquistato ricchezza e potere. Ma la giovane donna è adesso animata da un istinto criminale. Bibi è sola, non ha un uomo accanto e per di più suo fratello Zeno (Eros Galbiati) si sta incamminando su una bruttissima strada.
Seguendo queste storie si arriva al 17 dicembre del 1993. Bettino Craxi depone al processo Cusani in diretta tv. Si tratta di una deposizione dinanzi al pm Di Pietro che mette definitivamente fine alla prima Repubblica.
Ed ecco che da quel 17 dicembre si aprono altri scenari. Chi è salito sul carro del vincitore è riuscito a salvarsi, ma molti invece sono rimasti a terra e si perderanno.