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Euphoria | trama generale
Euphoria ha per protagonista una liceale Rue, interpretata dall’attrice Zendaya (nota al grande pubblico per Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far from Home). Grazie alla sua voce narrante, si entra nel mondo di un gruppo di studenti liceali che non hanno timore a sperimentare una vita adrenalinica e sfrenata. E sono costantemente alla rincorsa di una sensazione di euforia.
Spinti proprio da questa esigenza, i giovani protagonisti scoprono così le conseguenze delle droghe, del sesso, della violenza, affrontando problemi di autostima, abusi fisici e psicologici, accettazione della propria identità e tradimenti. Traspare infatti sin da subito che esistono dei problemi relazionali e famigliari in ognuno dei ragazzi.
L’ideatore e sceneggiatore Sam Levinson ha rivelato di aver incluso nello script alcune personali esperienze, risalenti agli anni in cui faceva uso di droghe. A ciò ha aggiunto anche le storie personali di Hunter Schafer e Barbie Ferreira, li ha voluti coinvolgere e interrogare sulla vita di una trans e di una donna curvy così da essere ancora più realistico nel tratteggiarli all’interno della serie.
Proprio in virtù degli argomenti trattati e del taglio esplicito (vengono mostrati anche gli stupri), Euphoria è prevista in programmazione su Sky Atlantic, dal 26 al 29 settembre, in seconda serata, a partire dalle 23.15 con doppio episodio.
Euphoria: cast
Ad affiancare Zendaya, troviamo Maude Apatow, Angus Cloud, Eric Dane (noto al pubblico delle serie tv per Grey’s Anatomy), Alexa Demie, Jacob Elordi, Barbie Ferreira, Nika King, Storm Reid.
Alla seconda edizione del FeST – Il Festival delle Serie Tv abbiamo avuto modo di vedere in anteprima il primo episodio, che già mostra il tono e le tematiche della serie.Ve lo raccontiamo.
Euphoria: primo episodio
Rue non utilizza mezzi termini già dai primi minuti in cui comincia a parlare di sé, ripercorrendo la sua infanzia fino alla fase dell’adolescenza – età che sta vivendo.
Le prime immagini ci mostrano proprio lei ancor prima di venire alla luce, nella pancia della madre. Dopo il parto comincia il viaggio nell’esistenza, durante il quale si avvertono i primi sintomi di “differenza”.
Rue è entrata nella spirale della droga e della tossicodipendenza che l’ha portata a toccare il fondo. Dopo la riabilitazione dovrebbe cambiare qualcosa dentro di sé, ma gli sceneggiatori in questo caso hanno deciso di non optare per la strada più “facile” e risolutiva. La ragazza, infatti, continua ad avere un unico pensiero quando rientra in famiglia: procurasi la droga. Ed è agghiacciante che a procurargliela sia un bambino, molto ferrato sull’argomento, tanto da suggerirle una nuova per sballarsi.
Parallelamente lo spettatore, oltre ad assistere alla preoccupazione della madre che cerca di controllarla, inizia a conoscere gli altri coetanei di Rue. Ognuno di loro, a proprio modo, è animato dalla voglia di trasgressione, dal sesso fine a se stesso o per vendetta, ma sembra (almeno da questo episodio) che possa esserci un’eccezione. Nel corso dell’episodio la protagonista si rivolge più volte allo spettatore, affermando persino: “so che molti di voi mi odieranno”, forse mossa dalla consapevolezza che ciò che sta compiendo non è affatto corretto.
L’episodio si conclude, non a caso, con un invito molto esplicito alla sua nuova amica: vuoi sballarti?