Nel quinto episodio Valeria Ferro è ancora una volta alle prese con un omicidio. Una giovane donna, Lavinia Oliveira, è morta in seguito ad un pericoloso gioco erotico: lo Shibari (un’antica tecnica giapponese che consiste nel legare una persona in un contesto erotico. Dopo le prime indagini e i risultati dell’autopsia, viene acclarato che non si è trattato di un incidente, la donna è morta per strangolamento.
Intanto Giada Pinto denuncia la scomparsa di suo marito Antonio, dichiarando in commissariato che l’uomo era certamente presente al momento della morte di Lavinia ma non è mai tornato a casa. In seguito a queste informazioni Valeria Ferro interroga un’altra donna, Sonia Fabris, coinvolta anche lei nel gioco erotico in cui ha trovato la morte Lavinia. Ma viene ritrovato il corpo senza vita di Antonio. E le indagini si complicano ulteriormente. In commissariato, la Ferro si avvale dell’aiuto di alcuni suoi colleghi per scoprire che i tre Shibaristi non erano soli quella tragica notte. Ulteriore colpo di scena, ad assistere a quella pratica c’era un giudice che da tempo nutre una passione sfrenata per questa pratica asiatica. Su questa traccia Valeria Ferro scopre la verità, molto più complicata di quanto sembri.
Per quanto riguarda invece la linea “giallistica” della vita privata di Valeria Ferro, Menduni (Federico Pacifici) rimane in prigione. I colleghi di Valeria sono convinti che nasconda qualcosa. Intanto Andrea viene a sapere che Valeria non ha ancora interrotto gli psicofarmaci e la affronta.
Nel sesto episodio viene ritrovato il corpo di Claudio Rivetti, socio minoritario di un’azienda produttrice di mattoni industriali. A trovarne il cadavere semicarbonizzato è un operaio. Le indagini sono affidate a Valeria Ferro che inizia subito ad interrogare la moglie della vittima. Valeria scopre poi una situazione familiare non molto chiara. Intanto viene allo scoperto che anche la condizione economica dell’azienda era precaria. Quindi la Ferro inizia a sospettare del responsabile amministrativo della società. Intanto Bernardo Rivetti, il padre della vittima, cerca di tutto per salvare l’azienda dal futuro fallimento.
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Nel corso della risoluzione di questo caso Valeria Ferro accetta di incontrare in carcere il padre con un microfono nascosto. Menduni le conferma di essere lui l’assassino. A questo punto la Ferro rimprovera aspramente il suo collega Lombardi (Thomas Trabacchi) che si dichiarava sicuro dell’innocenza di Giuseppe Menduni. Intanto Valeria sta cercando lentamente di superare la depressione. Ma la frattura tra lei ed Andrea (Matteo Martari) appare senza una speranza di riconciliazione.