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Rai 3 propone dal 27 dicembre la nuova serie tv Mi hanno sputato nel Milkshake con protagonista Aurora Ruffino.
Il prodotto rappresenta una vera e propria novità soprattutto per quanto riguarda la produzione. Infatti la serie è stata pensata in tante brevi puntate ognuna della durata di 25 minuti.
Inizialmente la serie avrebbe dovuto chiamarsi Siri, poi in corso d’opera il titolo è cambiato.
Mi hanno sputato nel Milkshake – regia, protagonisti, dove è girato
La regia della serie è affidata a Carolina Cavalli e Beppe Tufarulo. Nel cast, oltre ad Aurora Ruffino, star di Braccialetti Rossi, ci sono Francesca Agostini, Sara Mondello, Dario Aita, Valentina Carnelutti, Matteo Olivetti e Giampiero Judica.
Mi hanno sputato nel Milkshake è una produzione tra Rai Fiction, il Premio Solinas e Tapeless film. Le riprese si svolgono prevalentemente a Milano, sia nel centro città che nei dintorni e anche in alcune zone dell’estrema periferia.
Mi hanno sputato nel Milkshake – trama
La trama di Mi hanno sputato nel Milkshake è incentrata sulla protagonista, la giovane Siri che si trova a vivere un momento molto difficile. Intanto avverte intorno a sé una grande incertezza che le impedisce di dare un senso compiuto alla sua vita.
Siri trascorre la propria quotidianità tra contraddizioni e situazioni precarie. Si ritrova ad avere paura di tutto e a non essere in grado di affrontare neanche i problemi più semplici del vivere quotidiano. Soltanto attraverso una serie di eventi che le capiteranno, riuscirà a comprendere di avere l’intelligenza e le capacità necessarie per dare finalmente una svolta positiva alla sua vita.
Il titolo, abbastanza provocatorio, vuole significare come nella vita di Siri ci sono state sempre delle ingerenze che ne hanno compromesso la serenità. É come se qualcuno avesse sputato nel milkshake che, idealmente, rappresenta proprio la vita della protagonista.
La serie naturalmente punta l’attenzione sui problemi dei giovani, sulle loro difficoltà di inserimento, sulle aspettative e sui timori di non farcela.
Siri, che ha paura di tutto, convive anche con una inquilina dal carattere molto malinconico. Come se non bastasse il suo capo mostra un maschilismo sfegatato e infine deve fare i conti con una madre delusa.
Tutto questo l’ha resa fragile ma ad un certo punto smette di aver paura e si riappropria della sua vita.
Alcune curiosità
Tra le curiosità, una che riguarda il titolo che ha anche una spiegazione più legata alla trama. Siri infatti è convinta che un giorno, il barista al quale ha chiesto un milkshake, abbia sputato nel bicchiere. Da quel giorno la figura del barista è per lei una sorta di incubo perché lo vede dappertutto.
Colpa dello stress? Oppure di allucinazioni legate alla sua condizione di fragilità? Lo sapremo soltanto nel corso delle puntate.
La storia di Siri, vuole rappresentare la quotidianità di una generazione di quasi trentenni che non hanno ancora compreso qual è l’obiettivo della propria vita. Accanto a tale generazione c’è quella degli over 50 che hanno deciso di rimanere eterni adolescenti e quindi di non crescere.