Dimentichiamo le famiglie unite, quelle che magari non hanno niente da dire nelle serie televisive. E concentriamoci su questa famiglia a pezzi, che vuole essere molto divertente e ripetere il gradimento di pubblico già ottenuto nella prima stagione.
E questa l’idea di base del successo di “Life in Pieces“, la situation comedy a stelle e strisce che ha convinto i telespettatori da un capo all’altro del pianeta. È stato tale il gradimento da meritarsi l’appellativo di nuova Modern Family. Trasmessa dal 21 settembre 2015 su CBS, la serie è arrivata in Italia il 13 maggio del 2016 sempre su FOX. Ogni settimana vanno in onda due episodi. Il presidente della sezione Entertainment della CBS ha sottolineato come “Life in Pieces” ha potuto contare su uno dei migliori cast della tv. Non solo ma il serial è stato in grado di raccontare storie incredibili in una maniera perfettamente credibile ed unica.
La serie è focalizzata sulla vita della famiglia Short che risiede a Los Angeles ed è composta da persone apparentemente normali. Ci sono il patriarca John Short (James Brolin) un arzillo settantenne molto vivace ed in forma, la moglie Joan Short (Dianne Wiest) e i figli dei due coniugi che sono Heather Hughes (Betsy Brandt), la primogenita ed unica femmina a sua volta madre di tre bambini e decisa ad averne un quarto. Il secondo figlio Matt Short (Thomas Sadoski) ha alle spalle un matrimonio fallito ed è tornato a vivere con i genitori. L’ultimo figlio, ma non meno importante, è Greg Short (Colin Hanks), il minore dei tre, a sua volta già padre di un bambino di nome Lark.
Una famiglia super allargata nella quale grandi e piccoli hanno una loro storia personale che viene raccontata. Infatti una delle particolarità della serie consiste proprio nella maniera in cui viene portata avanti una puntata. Ogni episodio si divide in quattro parti e in ognuna viene narrata la storia di uno dei membri della famiglia Short.
Naturalmente nel racconto dei singoli protagonisti della famiglia Short, ci sono dei collegamenti con gli altri membri.
La serie è stata rinnovata per una terza stagione che non è ancora andata in onda negli Stati Uniti. Ricordiamo che Dianne Wiest è un’attrice che ha vinto il premio Oscar per la sua interpretazione “Hannah e le sue sorelle” e per “Pallottole su Broadway“. Il primo Oscar le è stato consegnato come migliore attrice non protagonista nel 1987, il secondo invece come migliore attrice protagonista.
Il paragone con Modern Family può avere significato solo sotto alcuni punti di vista. Infatti le situazioni affrontate in “Life in pieces” sono spesso meno spregiudicate e anche più tradizionali.