Oggi la Silicon Valley ospita la sede delle principali imprese informatiche internazionali. Il documentario vuole proprio indagare sulla nascita di tale fenomeno. In particolare che cosa è avvenuto prima del dominio globale da parte di Apple, Microsoft e successivamente di giganti simili come Google e Samsung.
Si parte dai primi computer realizzati verso la fine degli anni 60 quando lo stesso computer era una macchina di dimensioni enormi, non trasportabile e a disposizione soltanto di pochissima istituzioni quali ad esempio il Governo e rare Università. Già da allora però venivano considerati uno strumento di controllo.
Il documentario penetra anche nel mondo hippie e dei movimenti pacifisti tra i primi ad ipotizzare la realizzazione di un computer di dimensioni più ridotte, magari da poter tenere a casa e utilizzarlo come un segnale di nuova libertà.
La nascita del personal computer è dunque il frutto di una rivoluzione, il risultato finale di un fenomeno sociale. Ad analizzarlo ci saranno personaggi dell’epoca che hanno vissuto quel periodo. E tra questi soprattutto storici e giornalisti.
Già nel 1964 Bob Dylan scriveva quello che sarebbe diventato l’inno della ribellione allo status quo: “The times they are changin“. L’Università di Berkeley divenne un vero e proprio punto di riferimento per la protesta che cresceva di anno in anno contro il terribile esito della guerra in Vietnam. Solo in America il conflitto aveva causato oltre 50000 morti.
Sempre del 1966 ci fu l’elezione di Ronald Reagan a governatore della California. Da fiero conservatore critica duramente la protesta di Berkeley nel corso della sua campagna elettorale. Ma tutto questo contribuì soltanto a dare più forza ai gruppi studenteschi e quando nel 1969 Neil Armstrong arrivò a sulla luna, lo sviluppo tecnologico assunse un significato completamente diverso. Era chiaro che oramai le nuove tecnologie potevano arrivare fino alle persone comuni e delinearne la nuova libertà.
Nasce così la Free University di Palo Alto con corsi assolutamente originali. Cominciava a farsi strada l’idea di Internet: grazie al contributo di tutti era possibile creare e apprendere qualsiasi contenuto e in qualsiasi momento. In quell’epoca l’IBM dominava il mercato informatico in un’epoca in cui il computer era ancora un aggeggio di enormi dimensioni, naturalmente non trasportabile.
Bisogna aspettare il 1975 per l’immissione sul mercato del primo personal computer che non consentiva però di scrivere o disegnare. Rappresentò un ulteriore passo verso la rivoluzione informatica.
Dopo una successiva serie di passaggi il sogno di poter creare un PC accessibile a tutti con scambio di informazioni, diventava una realtà. Tutto questo grazie a Bill Gates e al suo senso degli affari affiancata ad una visione rivoluzionaria dell’informatica. É l’epoca dei primi software.
Sempre in quel periodo si fa strada un giovane Steve Jobs con le idee illuminanti che hanno rivoluzionato la tecnologia e con la creazione di colossi quali la Apple.
Infine il documentario mostrerà come la Silicon Valley fosse animata da uno spirito innovativo grazie al quale è stato possibile realizzare tutto quello di cui oggi disponiamo.