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Mercoledì 18 dicembre Rai 1 trasmette in prima serata Giorgio Ambrosoli – Il Prezzo del coraggio. Si tratta di una docu-fiction originale che vuole raccontare alle nuove generazioni la storia esemplare di un uomo comune ed eroico al tempo stesso.
Giorgio Ambrosoli Il Prezzo del coraggio – Rai 1 anticipazioni Alessio Boni
Giorgio Ambrosoli, interpretato da Alessio Boni, amava la sua famiglia e il suo lavoro. Credeva nel significato della responsabilità e della legalità fino a considerarle al di sopra della sua stessa sicurezza.
La parte del protagonista, Giorgio Ambrosoli, è affidata all’interpretazione di Alessio Boni. Tra gli altri attori ci sono Dajana Roncione (Annalori Ambrosoli), Claudio Castrogiovanni (Silvio Novembre), Fabrizio Ferracane (Michele Sindona).
La narrazione unisce l’impatto emotivo della ricostruzione in fiction alla forza del racconto documentaristico. La docu fiction si avvale di materiali di repertorio, documenti esclusivi e testimonianze inedite. Tra queste l’intervista alla moglie Annalori e l’intervento del figlio Umberto Ambrosoli che ha collaborato alla realizzazione del docufilm.
Giorgio Ambrosoli Il Prezzo del coraggio – la trama
La trama si concentra sugli anni cruciali della vicenda, dall’ottobre del 1974 fino all’uccisione l’11 luglio 1979. Era il periodo in cui Giorgio Ambrosoli fu commissario liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona.
Il punto di vista è quello del maresciallo della Guardia di Finanza Silvio Novembre, recentemente scomparso, che fu accanto ad Ambrosoli nei cinque anni del suo incarico. Silvio Novembre fu collaboratore prima, amico poi di Ambrosoli.
La “sua” voce fuori campo è interpretata da Claudio Castrogiovanni. Una voce autentica perché ispirata alle parole espresse dallo stesso Novembre in alcune interviste e articoli.
Castrogiovanni guida lo spettatore nelle scene di finzione e nelle parti documentaristiche. Restituisce un’immagine inedita di Ambrosoli pubblico e privato, dell’avvocato coerente e lavoratore instancabile ma anche del marito e padre devoto verso la moglie e i tre figli.
I cinque anni in cui Ambrosoli indagò gli snodi di un sistema politico-finanziario corrotto e letale sono ricostruiti e approfonditi con estremo rigore filologico.
Il tutto all’interno dei contenuti documentaristici, tra materiali di repertorio e le agende private, in cui Ambrosoli annotava tutto, custodite nell’Ufficio Corpi di Reato del Tribunale di Milano, e gli atti relativi alla Banca Privata Italiana e alla sua liquidazione, che dopo il deposito presso l’archivio della Camera di Commercio di Milano sono stati resi disponibili al pubblico solo alla fine del 2016).
Giorgio Ambrosoli – le testimonianze
Tra le testimonianze autorevoli c’è l’intervista esclusiva alla moglie Annalori. Donna coraggiosa ed eroica, nonostante le evidenti preoccupazioni, non farà mai mancare il suo sostegno al marito, occupandosi dei figli e cercando di mostrarsi serena.
Una donna eccezionale come del resto aveva scritto lo stesso Ambrosoli nella lettera-testamento a lei indirizzata: “Sarà per te una vita dura, ma sei una ragazza talmente brava che te la caverai sempre e farai come sempre il tuo dovere costi quello che costi”.
Tra i testimoni illustri della docu-fiction, il figlio Umberto gli amici di famiglia Giorgio Balzaretti e Franco Mugnai.
Ci sono poi il professor Vittorio Coda e l’avvocato Sinibaldo Tino, che affiancarono Ambrosoli nel lavoro di liquidazione, i magistrati Gherardo Colombo e Giuliano Turone, incaricati dei processi a carico di Sindona.
Ancora: lo scrittore Corrado Stajano che con il suo libro “Un eroe borghese” per primo gli restituì la giusta ‘fama’, il giornalista Antonio Calabrò; Anna Maria Tarantola, all’epoca dei fatti in Banca d’Italia.
Tra le testimonianze internazionali il procuratore americano John Kenney, titolare delle indagini sul fallimento della Franklin Bank di Sindona, che collaborò assiduamente con Ambrosoli.