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Lunedì 3 agosto su Rai 3, alle 21.25, propone in prima visione il quinto e sesto episodio della serie tv Bodyguard.
La stagione d’esordio del thriller politico britannico, composta da 6 episodi, è stata trasmessa dalla BBC One nel 2018. Ed è fruibile negli altri Paesi solo sulla piattaforma Netflix. La miniserie ruota attorno alle vicende di David Budd, reduce dalla guerra in Afghanistan divenuto guardia del corpo del Segretario di Stato Julie Montague. Bodyguard ha registrato degli ottimi ascolti nel Regno Unito. Ma al momento non è prevista la seconda serie.
Nel finale di stagione il sergente Budd fa delle importanti scoperte su Nadia, la ragazza kamikaze del treno. E sui componenti della cellula terroristica che sta seminando il terrore in Gran Bretagna.
Bodyguard serie tv, 3 agosto, trama del quinto episodio
Nella trama del quinto episodio David Budd scopre che la bomba scoppiata durante il comizio della Montague era stata posizionata sotto il palco e non nella valigetta in possesso della Polizia. Inoltre viene a sapere che qualcuno si è impadronito dei filmati delle telecamere di sicurezza del St. Matthew che avevano ripreso le immagini dell’attentato.
Budd si rende conto che anche all’Hotel Blackwood, in cui soggiornava Julia Montague, erano scomparse delle registrazioni. Il sergente sospetta che dietro la sparizione dei nastri ci sia Richard Longcross, dei Servizi di Sicurezza. La ragione è che quest’ultimo aveva consegnato alla Montague dei file con del materiale compromettente sul Primo Ministro Britannico.
Nel frattempo Nadia, tra le foto dei principali indiziati dell’attentato, riconosce chi aveva consegnato la bomba al marito. Si tratterebbe proprio di Longcross. Ma tra i sospettati vi sono anche l’Onorevole Roger Penhaligon (ex marito della Montague), il capogruppo di governo Roger Penhaligon e l’ex sottosegretario all’anti-terrorismo Mike Travis.
Bodyguard serie tv- MacDonald confessa tutto alla Polizia
Rob MacDonald, il braccio destro della Montague, viene interrogato dalla Polizia. L’uomo confessa agli inquirenti che, con l’aiuto di Penhaligon e Travis, voleva arrestare l’ascesa politica della Montague. L’intento era di incastrarla attraverso dei documenti falsi. Ma allo stesso tempo si dichiara del tutto estraneo all’attentato.
Invece Budd incontra casualmente in un bar Chanel Dyson. La giovane lo supplica di tenersi in contatto anche se non lavora più al Ministero. Ma dopo essersi salutati, Chanel si allontana a bordo di un suv assieme a Luke Aikens. L’uomo è una delle figure di spicco della cellula terroristica. Infine il sovrintendente capo Craddock ritira a Budd pistola e distintivo perché si è intrufolato a casa della Montague senza un mandato di perquisizione.
Trama sesto episodio
Nel sesto episodio di Bodyguard, Chanel chiede a Budd di vedersi con un pretesto. Ma appena giunto sul luogo dell’appuntamento, alcuni membri della banda di Aikens lo sequestrano. Il sergente si risveglia qualche ora dopo in un magazzino con addosso un marchingegno esplosivo.
Decide così di chiamare la Polizia, che era già sulle sue tracce. Chanel è venuta a conoscenza che Budd nel 2009 era nello stesso reggimento dell’attentatore Andrew Apsted e si è introdotto in piena notte a casa del Segretario di Stato.
Mentre gli artificieri disinnescano la bomba, Budd spiega agli inquirenti di aver recuperato da un tablet, a casa della Montague, del materiale di notevole importanza.
Nel frattempo Longcross entra in azione per recuperare i file, ma viene arrestato. Poco dopo però la Polizia lo rilascia su ordinanza del giudice. Budd incontra nuovamente Chanel per convincerla ad incastrare Aikens. Ma si meraviglia quando la vede in compagnia del sovrintendente capo Lorraine Craddock. Era quindi lei la spia all’interno del Ministero.
Bodyguard, le importati rivelazioni di Lorraine Craddock
David Budd costringe Lorraine Craddock a chiamare la polizia per confessare. Lei comunicava ad Aikens tutti gli spostamenti del Segretario di Stato. E gli suggeriva le mosse da compiere. Ma nel giorno dell’attentato si era schierata contro la stessa organizzazione criminale. Il sovrintendente capo viene fermato con l’accusa di concorso in omicidio e di condotta illecita in carica pubblica.
Infine il sergente scopre che Nadia è l’artefice dell’attentato alla scuola dei suoi figli. La donna ha costruito da sola tutte le bombe, compresa quella che indossava durante il sequestro. La giovane collaborava con Aikens per uccidere la Montague.