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Ha per titolo L’Alligatore la serie tv che Rai 2 manda in onda a partire da mercoledì 25 novembre. L’appuntamento è in prima serata con quattro puntate ispirate al libro omonimo di Massimo Carlotto. Il genere è tra il crime e il poliziesco, la realizzazione è avvenuta in Italia. Ogni puntata è composta da due episodi ciascuno della durata di 50 minuti.
L’Alligatore serie tv su Rai 2 regia, protagonisti, location, dove è girato
La regia è di Daniele Vicari che ha curato anche la sceneggiatura insieme allo scrittore Massimo Carlotto. Matteo Martani interpreta il protagonista Marco Buratti soprannominato L’Alligatore. Nel cast anche Thomas Trabacchi nel ruolo di Beniamino Rossini. Valeria Solarino è Greta, Gianluca Gobbi è Max La Memoria. E ancora, Fausto Maria Sciarappa nel ruolo di Castelli, Eleonora Giovanardi in quello di Virna.
Le riprese si sono svolte prevalentemente nella laguna veneta e in parte a Roma. In Veneto location principale è stata Padova. Ma sono stati interessati anche centri limitrofi.
La produzione è della Fandango di Procacci per Rai Fiction. La serie è fruibile anche su RaiPlay.
L’Alligatore, la trama delle serie in onda su Rai 2
La trama ha come protagonista Marco Buratti, un ex cantante soprannominato L’Alligatore, che, da innocente, ha scontato sette anni di galera. Crede di aver perso il meglio della vita nel periodo di detenzione. E adesso vuole riprendere tutto ciò che gli è stato ingiustamente tolto. È per questo che appena uscito di galera accetta di indagare su alcuni fatti strani avvenuti in passato, al suo ex compagno di cella Magagnin. Chiede aiuto a un altro ex compagno di cella: Beniamino Rossini, anche lui con precedenti penali.
Marco comincia la sua nuova vita, consapevole che fare i conti con il passato è inutile e doloroso. Ma prova lo stesso a riconquistare Greta. Lei non lo perdona, lo accusa di aver tradito la sua fiducia e di aver distrutto il loro sodalizio musicale.Ora ha una nuova vita sentimentale.
Marco è in credito con la vita. Vuole che sia la musica a curargli le ferite dopo avergliele provocate. Non canterà mai più, ma ama il Blues che gli fa bene all’anima. Mentre il Calvadòs giova suo cuore ferito.
Intanto, risolvendo casi intricati d’ogni specie prova persino a innamorarsi. Le donne cascano volentieri ai suoi piedi. Come Virna, una falena che gli volteggia intorno. Ma lui non ha mai dimenticato Greta.
Inoltre Marco è in debito con Max detto La Memoria, che si è salvato proprio grazie al suo sacrificio. Infatti l’Alligatore per non svelare il nome dell’amico, è finito in carcere. L’amicizia è sacra per l’Alligatore, persino più della sua stessa vita. Max è poi un utile ficcanaso che sa come trovare i segreti inconfessabili di chiunque. Non ne può fare a meno.
Il finale della serie
Nella sua nuova vita l’Alligatore deve tenere così insieme mondi opposti: giustizia e ingiustizia, il buono e il cattivo.
Per farlo coinvolge Beniamino Rossini e Max La Memoria, rispettivamente un pistolero edonista e un ambientalista pacifista. Un’operazione che richiede maestria. Beniamino è un contrabbandiere dalla mira infallibile, sprecone, consumista, che ama le notti sensuali e una danzatrice del ventre.
Max combatte contro il degrado ambientale, rischia la propria e l’altrui incolumità per denunciare i balordi che inquinano. Beniamino ama Sylvie, una ragazza che vive del suo magnifico corpo. E Max convive con Marielita, una donna che lotta contro l’inquinamento ambientale.
L’Alligatore mette insieme una banda che vive e opera in maniera assolutamente originale. Fino alla conclusione.