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RaiPlay propone Mental, la prima serie italiana che affronta il tema del disturbo psichiatrico tra gli adolescenti. Le atmosfere sono a metà strada tra il drammatico e il riflessivo. La produzione è italiana della Stand by me per Rai Fiction. La serie viene rilasciata con tutti gli 8 episodi da 25 minuti in contemporanea, il 18 dicembre.
Mental serie tv su RaiPlay dal 18 dicembre regia, protagonisti, dove è girato
La regia è di Michele Vannucci. La serie è scritta da Laura Grimaldi e Pietro Seghetti.
Personaggi principali sono Nico ed Emma interpretate rispettivamente da Greta Esposito e Federica Pagliaroli. Nel cast anche Martina Bonan ovvero Valentina, la compagna di scuola che ha preso di mira Nico. Poi Elena Falvella Capodaglio nel ruolo di Tonia, la figlia del primario Simonini, interpretato da Gianluca Gobbi. E ancora Anna Bellato nel ruolo della psicologa Giulia, Simone Liberati che interpreta l’infermiere Mirko, Marco Cocci ovvero Sebastiano, il padre di Michele, e Milena Mancini la madre di Emma.
Le riprese si sono svolte a Roma.
Mental, la prima serie italiana ad affrontare il tema del disagio psichico tra gli adolescenti, è basata sul format originale finlandese Sekasin, diventato un vero e proprio fenomeno crossmediale.
Una co-produzione Rai Fiction e Stand by me, prodotta da Simona Ercolani. disponibile in esclusiva su RaiPlay da venerdì 18 dicembre.
La Trama
La trama si basa sulle vicende di un gruppo di ragazzi con problemi psichiatrici. I protagonisti sono alle prese non solo con le proprie patologie ma anche con i sentimenti, gli errori, gli interrogativi e le passioni dell’età adolescenziale, che complicano la vita fuori e dentro l’ospedale.
Nico (Greta Esposito) è una ragazza di 16 anni che soffre di attacchi d’ansia, visioni, voci che le parlano. Dopo un forte episodio allucinatorio, viene presa in carico da una clinica psichiatrica con una diagnosi di schizofrenia. Lì incontra i compagni di viaggio di un difficile ma fondamentale percorso di conoscenza e di accettazione di sé.
In particolare Michele (Romano Reggiani), ragazzo borderline tossicodipendente con un padre ingombrante che non gli lasciano vedere. Poi Emma (Federica Pagliaroli) anoressica autolesionista, esperta del glitter, maestra della manipolazione degli altri, persino dei dottori. È ossessionata dalla gelosia per il suo ragazzo che è fuori, nel “mondo vero”.
E poi c’è Daniel (Cosimo Longo) logorroico bipolare, convinto di non avere nessun problema. Perfino il gesso che ha alla gamba per lui è solo un modo per tenerlo buono, l’ennesimo tentativo dei medici di controllarlo o farlo impazzire.
Il racconto mette in luce, attraverso un linguaggio diretto e lontano dagli stereotipi, come la differenza tra loro e gli altri ragazzi non sia poi così marcata. Infatti, come diceva Franco Basaglia, padre della legge 180 che chiuse per sempre i manicomi, “da vicino nessuno è normale”.
A chi è rivolta la serie Mental su RaiPlay
Mental è pensata per un pubblico di giovani tra i 15 e i 24 anni e scritta con la consulenza scientifica della Dott.ssa Paola De Rose dell’Unità di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Il fine è abbattere il tabù del disturbo mentale tra gli adolescenti, spesso considerato un problema marginale mentre è molto più diffuso di quanto si pensi. Secondo i dati della Società Italiana di Pediatria, infatti, otto ragazzi su dieci tra i 14 e i 18 anni hanno sperimentato forme più o meno gravi di disagio emotivo, che nel 15% dei casi è sfociato addirittura in gesti di autolesionismo.
Gli studi del Professor Stefano Vicari, Responsabile del reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, rivelano invece che in Italia il suicidio è la seconda causa di morte tra gli under 20 (peggio fanno solo gli incidenti stradali). La depressione colpisce quasi 1 ragazzo su 10, e l’anoressia, malattia psichiatrica col più alto tasso di mortalità, colpisce l’1% delle ragazze.
Arricchisce il progetto una campagna social che ha l’obiettivo di sensibilizzare al tema del disturbo mentale tra gli adolescenti, normalizzarlo e spronare così i ragazzi a non vergognarsi e a chiedere aiuto agli esperti.
Hashtag ufficiali: #èoknonessereok #davicinonessunoènormale #fuoridime #mental.
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