Indice dei contenuti
- 1 Fiction Letizia Battaglia, il cast
- 2 Letizia Battaglia fiction, inizia la conferenza stampa
- 3 Continua la conferenza
- 4 Letizia Battaglia fiction, continua la conferenza stampa: parla Isabella Ragonese
- 5 Le domande dei giornalisti
- 6 Fiction Letizia Battaglia, proseguono le domande dei giornalisti
- 7 Termina la conferenza stampa
Venerdì 20 maggio, alle ore 12:00, è prevista la conferenza stampa di presentazione della fiction dedicata a Letizia Battaglia. Il prodotto, intitolato Solo per passione-Letizia Battaglia fotografa, andrà in onda domenica 22 e lunedì 23 maggio, in prima serata su Rai 1. La Rai, con la messa in onda della serie, vuole omaggiare la fotografa scomparsa di recente, oltre che ricordare il trentennale anniversario della morte di Giovanni Falcone. Battaglia, con i suoi scatti, ha raccontato la Palermo sconvolta dalla mafia.
Fiction Letizia Battaglia, il cast
Nella fiction, Letizia Battaglia è interpretata da Isabella Ragonese. Nel cast di Solo per passione-Letizia Battaglia fotografa, poi, ci sono anche altri attori importanti. Tra questi anche Lino Musella e Peppino Mazzotta. La regia è di Roberto Andò e la serie è girata tra Palermo e Roma. Alla produzione ha collaborato la stessa Letizia Battaglia. Alla conferenza partecipano Maria Pia Ammirati, Direttrice Rai Fiction. Con lei ci saranno anche il regista Roberto Andò, il produttore Bibi Film TV Angelo Barbagallo e l’attrice Isabella Ragonese. A moderare l’incontro sarà Francesca Rizzo, dell’Ufficio Stampa Rai.
Letizia Battaglia fiction, inizia la conferenza stampa
Inizia la conferenza stampa della fiction dedicata a Letizia Battaglia. Si parte con un filmato omaggio dedicato alla fotografa. Si parte con le dichiarazioni di Maria Pia Ammirati: “Battaglia è stata tra le più grandi fotografe al mondo, ma anche una grande donna. Ringrazio tutto il cast che ha lavorato a questa produzione. Ammetto, con dispiacere, di non essere riuscita a incontrare personalmente Letizia Battaglia. Era una donna che ha lottato per le donne e questa è una lotta universale. Il regista Roberto Andò ha messo in luce questa lotta. Lei ci ha mostrato i morti per far pensare. Attraverso le sue foto, lei ha fatto un atto sovversivo: ha indotto tutti al pensiero”.
La conferenza continua con le parole di Barbagallo: “Di questo progetto mi è piaciuto il fatto di raccontare un personaggio straordinario. Ho incontrato un paio di volte Letizia. La serie è, secondo me, molto riuscita. In un modo molto coinvolgente e toccante, racconta una donna straordinaria ma anche la storia del nostro paese. Il tutto con un linguaggio coinvolgente. Penso che la fiction dedicata a Letizia Battaglia sia un’operazione riuscita“.
Continua la conferenza
La conferenza stampa della fiction dedicata a Letizia Battaglia prosegue con le dichiarazioni di Roberto Andò. Il regista cede alla commozione: “Oggi avevo un appuntamento con Letizia. Devo dire che, in qualche modo, abbiamo rispettato l’impegno. Letizia era uno di quei personaggi a cui affidare un mandato. Questo non solo per la sua attività da fotografa, ma anche per la sua irrequietezza mai risolta. L’idea di aiutare gli altri e cambiare il mondo la dominava. Era una donna brusca, ma di grandissima generosità. L’idea di fare una serie a lei dedicata è nata a una cena e si è appassionata subito all’idea. Il film parla di una stagione che ci vede tutti protagonisti”.
Il regista prosegue: “Ognuno, a modo proprio, ha fatto quello che ha fatto Letizia. Lei è sempre stata in prima fila: non c’era giorno che non dedicasse agli altri. Con questo spirito lei ha affrontato il lavoro da fotografa. Letizia ha avuto una vita da romanzo, forse perché era in anticipo con i tempi. Alla fine abbiamo una vista della sua vita molto dolorosa, ma mai rassegnata. Credo che siamo riusciti a trovare il modo per raccontare tutto. Siamo riusciti a farlo insieme a Letizia, ci sentivamo ogni giorno fino a qualche giorno prima della sua scomparsa. Isabella ha fatto un lavoro eccezionale, alla fine è diventata amica di Letizia”.
Letizia Battaglia fiction, continua la conferenza stampa: parla Isabella Ragonese
La conferenza stampa della fiction dedicata a Letizia Battaglia continua con le dichiarazioni di Isabella Ragonese: “Questa interpretazione, per me, è il ruolo della vita. Quando interpreti una persona del genere, senti il dovere di fare qualcosa che sia il più possibile simile alla persona che è stata realmente. Io sono palermitana e Letizia, per noi, è sempre stata un monumento. Tutti la riconoscevano come parte della città. Ero spaventata per questa interpretazione. La fiducia che mi ha dato Roberto è stata fondamentale“.
L’attrice prosegue: “Nel primo incontro con Letizia avevo paura: sapevo che era una persona molto schietta. Mi ha detto che ero troppo magra, mi ha fatto un caffè e poi mi ha guardato. Ogni tanto, mentre parlavo, mi faceva una foto. Aveva un modo per conoscere le persone molto particolare: faceva una vera e propria fotografia dell’individuo, nel tentativo di conoscerlo al di là delle costruzioni sociali e delle maschere. Una sorta di atteggiamento sfidante che metteva anche nel lavoro da fotografa. Mi ha insegnato tante cose. Amava molto il teatro, era una donna piena di interessi”.
Le domande dei giornalisti
Continua la conferenza stampa della fiction dedicata a Letizia Battaglia. Parla la sceneggiatrice Monica Zapelli, che dedica un pensiero alla famiglia della fotografa: “Spero che a lei e alla sua famiglia possa piacere questo lavoro“. La conferenza prosegue con le domande dei giornalisti. La prima è per Isabelle Ragonese e all’attrice viene chiesto cosa rappresenti, per lei, Letizia Battaglia: “Per me e per tutto il paese, Battaglia è stata una grande donna. Ha lasciato la casa del padre per andare a vivere con un altro padre, ovvero il marito. Questo, all’epoca, era quasi un passaggio obbligatorio. Quando aveva circa trent’anni, Letizia ha scoperto la passione per la fotografia, che l’ha portata a lavorare come fotoreporter. Nell’interpretazione del film, non c’è stata una scena più difficile delle altre: sono tutte state complicate“.
Si continua con una domanda per il regista: a lui viene chiesto che ruolo ha avuto nella scrittura della sceneggiatura. Roberto Andò risponde: “Prima del lavoro ho incontrato Letizia Battaglia e lei mi ha raccontato la sua vita. Lei ha seguito il tutto in maniera rapsodica, ma non abbiamo censurato nulla della sua esistenza. Nella produzione viene accreditata come co-sceneggiatrice in quanto da lei nasce tutto l’arco narrativo poi sviluppato nella fiction. Letizia, poi, è stata disponibile anche a quel grado di invenzione che ci ha permesso di fare un film e non un documentario“. Alla domanda risponde anche la sceneggiatrice Monica Zapelli: “Letizia era una donna che ha fatto della libertà un faro. Questo aspetto si è sempre mantenuto. Lei ci diceva le cose ma, poi, ci lasciava delle libertà di scrivere“.
Fiction Letizia Battaglia, proseguono le domande dei giornalisti
Prosegue la conferenza stampa di presentazione della fiction dedicata a Letizia Battaglia. La terza domanda è, ancora una volta, per il regista Roberto Andò e si parla della presenza del quotidiano L’Ora nel film: “Credo sia molto importante capire cosa sia stato il giornale per Letizia, e viceversa. Io conoscevo tanti cronisti che lavoravano nel giornale. Letizia, in un certo senso, ha anche sofferto la presenza nel giornale. Battaglia, infatti, era percepita borghese in un ambiente comunista e popolare. Era uno scontro sociale che, alla fine, Letizia Battaglia ha vinto, dimostrandosi più popolare degli altri”. Il regista, poi, ha svelato che Letizia non è riuscita a vedere il film.
La conferenza prosegue con una domanda per l’attore Fausto Russo Alesi, che ha interpretato Nisticò, direttore del giornale L’Ora: “Non sono mai riuscito a incontrare di persona Letizia Battaglia. Fare la mia parte ha significato mettere un tassello per raccontare Battaglia. Credo che lei e Nisticò fossero uniti dalla passione per la libertà e per la verità”. Altra domanda per il regista: si parla della scena più difficile da girare. Roberto risponde: “Abbiamo raccontato il mestiere di fotografa: la camera oscura, il contatto con gli acidi. Sicuramente, raccontare Letizia permette di dare uno sguardo nuovo. La cosa più difficile è stato raccontare il periodo storico, già molte volte raccontato anche nella Rai. L’importante è fare una narrazione da un punto di vista innovativo”.
Termina la conferenza stampa
La conferenza stampa della fiction dedicata a Letizia Battaglia termina con una domanda a Isabella Ragonese. All’attrice viene chiesto cosa l’accomuna a Letizia. Ragonese risponde: “Abbiamo in comune il vissuto della città. Credo di aver non solo interpretato, ma anche vissuto. Con Letizia Battaglia sentivo una sorta di sorellanza per qualcosa che avevo già provato“.