Venerdì 31 marzo, dalle ore 12:00, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della quinta stagione di Rocco Schiavone. La serie è in onda da mercoledì 5 marzo, in prima serata su Rai 2. La nuova edizione è composta da un totale di quattro puntate, in onda per altrettante settimane. All’incontro presenzia l’autore Antonio Manzini, oltre che lo sceneggiatore Maurizio Careddu. Con loro anche il protagonista Marco Giallini e il regista Simone Spada.
Rocco Schiavone quinta stagione conferenza stampa, le prime dichiarazioni
Inizia la conferenza stampa della quinta stagione di Rocco Schiavone. Si parte con le parole di Marco Giallini: “Ritroviamo il protagonista guarito ma un po’ più stanco del solito. Ha le stesse intenzioni di sempre“. Il regista Simone Spada aggiunge: “Rocco è per me un personaggio imperfetto che rappresenta tutti noi“. L’autore Antonio Manzini: “Quando scrivo non penso a Marco Giallini, ma sono felice che sia lui a farlo“. Lo sceneggiatore Maurizio Careddu, poi, afferma: “Rocco è un personaggio già scritto perfettamente e questo mi ha facilitato”.
Nella conferenza stampa di Rocco Schiavone è già tempo delle domande dei giornalisti. La prima è per il protagonista Marco Giallini, al quale è chiesto in che modo vivono il successo i suoi figli: “Spero che non prendano la mia strada… Uno vorrebbe lavorare nel mondo della fotografia, mentre per l’altro non lo so. Comunque studiano entrambi al Liceo Classico: meglio di così!“. Ad Antonio Manzini è domandata l’aderenza tra il personaggio di Rocco Schiavone e i veri investigatori: “Conoscevo un grande poliziotto che lavorava a Roma ma che era un disastro nella vita privata. Alla fine è morto per overdose”.
Nella conferenza stampa della quinta stagione di Rocco Schiavone si torna da Marco Giallini, a cui è chiesto quanto si rispecchia nel personaggio a cui dà il volto: “Questa me l’hai già chiesta l’anno scorso! Comunque c’è parecchio, caratterialmente mi ci ritrovo. Tutti noi, me compreso, abbiamo dei momenti in cui cediamo alla malinconia e all’indolenza. Il successo della serie è la grande qualità: è scritta, è diretta ed è recitata bene. Quando anni fa me l’hanno proposta ho subito accettato, soprattutto per la sceneggiatura”. All’attore, inoltre, è domandato se gli piacerebbe essere per un giorno Rocco Schiavone: “Sì, potrei dire tutto, anche se probabilmente andrei in carcere”.
Gli altri quesiti
Continuano le domande alla conferenza stampa della quinta stagione di Rocco Schiavone. L’attore svela ciò che, nella vita di tutti i giorni, gli crea il maggior turbamento: “Odio la gente che capisce poco, che ti guarda ma non ti vede“. Nella trama ha ampio spazio il rapporto tra l’Italia e la Francia. Per questo, una collega domanda a Giallini cosa pensa dei francesi: “Lì, in certe cose, sono più avanzati. Ad esempio hanno più tutela per il mondo dello spettacolo: lo diciamo ogni anno e forse è arrivato il momento di iniziare a fare come loro“.
Nella conferenza stampa della quinta stagione di Rocco Schiavone si parla di politica, in quanto la serie è spesso finita sotto attacco specie da partiti di destra. L’interprete protagonista: “Alla fine è giusto così, ognuno ha il lavoro suo. Il mio personaggio si fa le canne, è normale che la destra si arrabbi. Non giustifico, ma comprendo: certo è che se accendo la tv non vedo poi tanti messaggi positivi“. La conferenza stampa termina qui. Da segnalare che nessun esponente della Rai è intervenuto, nonostante in prima fila ci fosse la Dirigente Rai Fiction Maria Pia Ammirati.