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Venerdì 12 maggio, dalle ore 12:00, si è svolta la conferenza stampa di Vivere non è un gioco da ragazzi. La fiction è una coproduzione Rai Fiction e Picomedia. L’esordio è atteso lunedì 15 maggio, in prima serata su Rai 1. Da oggi, però, è già visibile su Rai Play. All’incontro presenzia il Capostruttura Rai Fiction Leonardo Ferrara, oltre al produttore Roberto Sessa. Atteso il regista Rolando Ravello e lo sceneggiatore Fabio Bonifacci. Partecipano, infine, i protagonisti Stefano Fresi, Riccardo De Rinaldis e Nicole Grimaudo.
Vivere non è un gioco da ragazzi conferenza stampa, le parole di Leonardo Ferrara
Inizia la conferenza stampa di Vivere non è un gioco da ragazzi. Si parte con il trailer, poi prende la parola Leonardo Ferrara: “Raccontiamo una storia trasversale, che affronta il problema della droga. Ci rivolgiamo soprattutto ai giovani, ma è adatta a tutti perché, in età giovanile, ognuno di noi ha commesso degli errori. Lavoriamo alla sceneggiatura da cinque anni”. Il produttore Roberto Sessa: “Quando Fabio Bonifacci ci ha presentato la storia ci è piaciuta subito. La sfida è quella di portare tematiche così importanti su Rai 1. La cosa più complessa, invece, è stata quella di riuscire a equilibrare il linguaggio dei giovani con quello adatto ai loro genitori”.
L’incontro prosegue con il regista Rolando Ravello: “Abbiamo cercato di non cadere nella retorica. Non pretendiamo di insegnare niente a nessuno, ma prendiamo la problematica come spunto di riflessione. La droga è il problema dei nostri tempi. I ragazzi vivono una situazione non facile creata da noi e occorre riaprire un dialogo. Claudio Bisio fa un commissario che varrebbe uno spin off: un personaggio fantastico”.
Nella conferenza stampa di Vivere non è un gioco da ragazzi interviene lo sceneggiatore Fabio Bonifacci: “La trama, nel suo svolgersi, parte da un gesto di un ragazzo e diventa un caso più grande, che arriva a coinvolgere anche dei criminali. Molti protagonisti, nel corso delle puntate, perdono le loro maschere. Sia i giovani che gli adulti, nella fiction, tentano di fuggire da loro stessi. Altro tema portante è quello dell’autorità genitoriale, i cui modelli sono profondamente cambiati negli ultimi tempi. Ho pensato al romanzo nove anni, partendo da fatti accaduti a persone che conoscevo”.
Il cast
Nella conferenza stampa di Vivere non è un gioco da ragazzi parla il cast dei protagonisti. Stefano Fresi (Marco): “Sono il padre di Lele e cerco di mantenere unita la famiglia. Quando scopri che tuo figlio utilizza e dà la droga, però, ti manca la terra sotto i piedi e ogni equilibrio viene meno. Raccontiamo numerosi punti di vista”. Nicole Grimaudo (Anna): “Io, invece, sono la mamma di Lele. Ho amato il racconto da subito: non raccontiamo personaggi, ma persone reali. Questa fiction ricorda che anche essere dei genitori non è un gioco da ragazzi perché in ballo c’è il futuro dei nostri figli. Anna è una mamma che ha provato ad essere complice”.
Riccardo De Rinaldis (Lele): “Il mio personaggio vive una profonda crisi e agisce senza pensare alle conseguenze. Per la paura delle conseguenze sceglie di non confidarsi subito con i genitori. A un ragazzo della mia età dico: prima di fare le cose pensate alle conseguenze“. Lucia Mascino (Sonia): “Sono entusiasta di aver partecipato a questo progetto. La cosa che mi ha convinto di più è la sceneggiatura, che è scritta da dentro, senza retorica“. Matilde Benedusi (Serena): “Nell’adolescenza ci si dimentica che anche i genitori hanno delle fragilità. L’errore più grave è non comunicare e nascondere le verità”.
Vivere non è un gioco da ragazzi conferenza stampa, le domande
Nella conferenza stampa di Vivere non è un gioco da ragazzi iniziano le domande. La prima riguarda la presenza delle tante repliche nei palinsesti Rai. Risponde Leonardo Ferrara: “Con questa serie chiudiamo la stagione della fiction. La scelta dei palinsesti consiste in un incastro con le altre direzioni di genere“. Fabio Bonifacci sulla centralità del tema della droga: “La mia intenzione non è quella di fare una denuncia, ma raccontare la realtà“. Termina qui la conferenza stampa di Vivere non è un gioco da ragazzi.