Mario Francese aveva intuito prima di qualunque altro il salto di qualità che la mafia si preparava ad effettuare in Sicilia. In particolare il cronista aveva dato il via ad una serie di inchieste molto documentate e accurate nelle quali parlava delle nuove mosse dei Corleonesi che avevano intenzione di occupare Palermo con il loro potere e di impossessarsi di ogni risorsa soprattutto quelle della spesa pubblica. In questo modo Francese sapeva che Palermo non avrebbe avuto nessun futuro. Nel corso delle sue inchieste aveva anche analizzato con precisione tutti i traffici criminali, le amicizie e le compiacenze politiche di cui godevano Riina e Provenzano. Le sue inchieste saranno riprese dal figlio Giuseppe anche lui cronista a Il Giornale di Sicilia.
Il tv-movie con la regia di Michele Alhaique racconta tutto questo.
Liberi Sognatori | Delitto di Mafia | Mario Francese | il cast completo
Nel ruolo di Giuseppe Francese c’è Marco Bocci, ad interpretare invece la signora Francese c’è Romina Mondello. Nel ruolo del protagonista Mario Francese i telespettatori trovano Claudio Gioè. L’altro figlio Giulio Francese è interpretato da Orlando Cinque. Boris Giuliano, a cui Raiuno ha dedicato una fiction in due puntate nel 2016, ha il volto di Domenico Fortunato. Il colonnello Russo è interpretato da Sergio Albelli.
Il soggetto è stato scritto da Claudio Fava che è anche sceneggiatore e da Pietro Valsecchi che ha prodotto la serie di tv-movie “Liberi Sognatori“.
Liberi Sognatori | Delitto di Mafia | Mario Francese | la trama
Il film TV ripercorre dunque la vicenda di un cronista di razza che pur sapendo dei pericoli a cui andava incontro, non ha esitato a denunciare i nuovi affari criminali che si stavano svolgendo a Palermo mentre le istituzioni tacevano.
Proprio per questi lucidi articoli giornalistici Mario Francese viene preso di mira da Cosa Nostra e ucciso la sera del 26 gennaio 1979 mentre stava tornando a casa. Lo aspettavano la moglie e quattro figli.
Molti anni dopo il figlio Giuseppe riceve una strana telefonata da una persona di cui non è mai riuscito ad individuare l’identità. Gli viene suggerito che, se avesse voluto trovare i killer del padre, avrebbe dovuto leggere con molta attenzione le inchieste pubblicate dal genitore sul Giornale di Sicilia. I nomi ben chiari a chi avrebbe voluto interpretarli.
Giuseppe che all’epoca della morte del padre era molto piccolo segue il suggerimento. E inizia una minuziosa opera di analisi dei pezzi paterni. Alla fine riesce ad individuare davvero chi erano stati i mandanti dell’omicidio del padre. Dopo un così lungo lavoro Giuseppe denuncia tutto e riesce ad ottenere la condanna di Cosa Nostra per l’omicidio del padre. Il suo obiettivo era raggiunto. Adesso, a suo parere, non aveva più alcun motivo di vivere ed infatti sceglie di uscire di scena nel modo più drammatico. Era il 2002 quando Giuseppe si suicidò. La Sicilia perdeva un altro giornalista di razza.