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La Linea Verticale | Episodio settimo
In un ospedale esistono regole scritte e non scritte, così esordisce Luigi parlando di una di queste regole: la televisione. Lui e Amed (Babak Karimi) finiscono col guardare l’uno lo schermo dell’altro, con l’assoluta certezza che, anche se cambiassero di posto, rimarrebbero affascinati dallo schermo del vicino. Nel mentre Don Costa ammette al suo compagno di stanza di non sentirsi bene, fisicamente e spiritualmente. Sai – dice il prete al suo vicino di letto – io e Lui abbiamo avuto una crisi spirituale nello stesso esatto momento. Il Lui a cui Don Costa si riferisce non è niente meno che l’emerito Papa Joseph Ratzinger. Infine giungono i tanto agognati risultati dell’esame di Luigi. Una dottoressa entra in stanza, Luigi la guarda tra la commozione e l’incoscienza, chiedendole semplicemente: Come sono andanti? La dottoressa scioglie ogni dubbio rompendo la tensione di Luigi e compagni: Bene, Luigi, sono andati bene.
Nell’entusiasmo generale giunge anche Elena (Greta Scarano) che abbraccia il marito e si congratula con i dottori. Ricevuta la grande notizia, Luigi azzarda un’uscita sino al bar. Peppe (Gianfelice Imparato) cerca di scoraggiarlo, ma non fa neanche in tempo a controbattere che Luigi è già scappato via in corridoio. Giunto dopo non poche fatiche al bar, può prendere solo un bicchiere d’acqua. Recatosi nuovamente nel reparto di oncologia urologica dell’ospedale, decide di fare una visita a Don Costa. Il prete, ora alle prese con la depressione tipica della degenza ospedaliera, non sa che dirgli, né che farsene della sua visita. Ma non dovrà dirgli nulla, sarà infatti proprio Luigi a infondere in lui quel coraggio verticale di cui ha bisogno…
La Linea Verticale | Episodio ottavo, finale di stagione
Amed ha un brutto sogno… Don Costa – con il catetere in mano – officia il suo funerale dandogli dell’immigrato clandestino. Nella perplessità generale, Marcello (Giorgio Tirabassi) si avvicina al prete ricordandogli che Amed aveva un negozio a via delle Coronarie, nel centro di Roma. Don Costa corregge il tiro elogiandone ora le virtù. Amed si sveglia di soprassalto: è convinto che il sogno sia il segnale della sua guarigione. Entra l’infermiera che lo invita in maniera brusca a star tranquillo, ma Amed controbatte e i due vengono alle mani. Nella furia dello scontro, Amed si risveglia nuovamente – in realtà ha sognato di sognare.
Eppure il suo risveglio porta un’incredibile notizia: Amed sei libero, puoi tornare a casa. A Luigi vien comunicato che dovranno rimuovergli anche la milza e che dovrà sottostare a una cura farmacologica molto invasiva per almeno tre anni. Don Costa, steso sul letto, viene smosso dalla madre: devi reagire, la nostra famiglia reagisce da più di otto generazioni.
Nel mentre Marcello fa visita a Luigi, anticipando le parole del dottor Barbieri (Ninni Bruschetta): i risultati della TAC hanno dato esito positivo, sei libero di andare. Tra l’incredulo e l’allucinato, Luigi viaggia con l’immaginazione, tirando un bilancio della sua vita alla fine di questa sua prima battaglia vinta contro il tumore. La malattia ha cambiato tutto in meglio… Questo tumore mi ha salvato la vita, se non ci fosse stato sarei senz’altro morto. Stretto alla moglie, si avvia, passo dopo passo verso l’uscita, sino a incontrare proprio il professor Zamagna. I tre si abbracciano, hanno momentaneamente vinto la loro sfida contro la malattia di Luigi. Nella commozione generale, non conta più chi e cosa rappresenti Zamagna. Il dubbio vien lasciato sino all’ultima ripresa. Ciò che resta è invece il solo e semplice fatto che Luigi esca dall’ospedale dritto, in piedi, come una linea verticale.
La Linea Verticale | Ascolti
In costante perdita di settimana in settimana, la Linea Verticale è stata seguita sabato 27 gennaio da 1.122.000 telespettatori con share del 4.62% nel primo episodio, mentre nel secondo sono stati 982.000 i telespettatori con share del 4.19%. Un risultato ben al di sotto delle aspettative di RaiTre.