Ogni settimana vanno in onda due episodi. I titoli questa sera sono “Nel bosco” e “Fuoco amico“.
Il Cacciatore | primo episodio | “Nel bosco”
Siamo nel 1993. Saverio Barone (Francesco Montanari) è un giovane magistrato che presta servizio in periferia, in particolare a Termini Imerese. Il personaggio è animato da una grandissima ambizione ma anche da un elevato senso del dovere. Quando si rende conto che il suo diretto superiore Salvatore Donà ha contatti con la mafia locale decide di denunciarlo al Consiglio Superiore della Magistratura (CSM). Una mossa che cambierà radicalmente la sua esistenza professionale. Proprio in quei giorni Tony Calvaruso (Paolo Briguglia) esce dalla prigione in cui era rinchiuso e comincia a cercare un lavoro. Inizialmente non gli riesce facile con i precedenti penali che ha alle spalle. Poi arriva un colpo di fortuna: lo prendono in prova come autista personale di Leoluca Bagarella (David Coco già visto in Squadra antimafia 7). In quel periodo Bagarella, chiamato dai suoi Don Luchino, è il capo indiscusso della mafia corleonese che in quegli anni è interessata ad un fenomeno preoccupante: il continuo pentimento di molti appartenenti alla cosca.
Il Cacciatore | secondo episodio | “Fuoco amico”
Sono trascorsi alcuni mesi dal giorno in cui Saverio Barone è entrato nel pool antimafia. A causa della sua giovane età i colleghi lo trattano con sufficienza perché pensano che non abbia le capacità adatte per svolgere il lavoro a cui è stato chiamato. La verità è invece che il magistrato non ha avuto ancora l’opportunità di dimostrare il proprio valore. Alla fine però l’occasione arriva. Il suo capo Elia (Roberto Citran) gli affida un compito di notevolissima importanza: andare in Svizzera insieme al pentito Salvatore Cancemi per recuperare 5 milioni di dollari che il mafioso avrebbe nascosto oltre confini per conto di Leoluca Bagarella.
Don Luchino intanto aveva fatto rapire il piccolo Di Matteo per punire il padre che aveva iniziato a collaborare con la giustizia. Adesso il boss decide che il bambino sarà tenuto in ostaggio da Giovanni Brusca (Edoardo Pesce) in attesa che il padre ritratti tutte le proprie dichiarazioni. Brusca quando apprende la decisione di Bagarella reagisce in maniera negativa. Purtroppo però è costretto ad adeguarsi all’ordine e ad obbedire a quanto gli è stato imposto. Il secondo episodio finisce qui.