Il Cacciatore | terzo episodio | Un pm da marciapiede
La puntata si apre con Saverio Barone (Francesco Montanari) che è riuscito finalmente ad ottenere un incarico molto importante: svolgere indagini sul latitante Mico Farinella (Giulio Beranek). È la prima volta che Barone deve mettere alla prova le sue capacità per dimostrare anche ai colleghi di essere all’altezza del ruolo che riveste. Purtroppo le indagini si prolungano e dopo 8 mesi la ricerca del latitante non ha dato alcun risultato. Barone sta per scoraggiarsi. Ma gli viene incontro un vero e proprio colpo di fortuna. Un giorno infatti arriva la notizia che un uomo è stato ucciso per strada. Ad assistere all’omicidio è stata una testimone che passava per caso. La donna è riuscita a fornire l’identikit della persona che stava accanto alla vittima. Dopo aver fatto i necessari riscontri si scopre che si tratta proprio di Mico Farinella. A questo punto l’indagine riceve una nuova linfa vitale perché c’è un indizio fondamentale sul quale poter contare e ripartire.
Leoluca Bagarella (David Coco) e la moglie Vincenzina Marchese (Roberta Caronia) un giorno ricevono la visita di una persona molto vicina al Boss. Si tratta di Nunzio Scalera che è stato un “dipendente” di Bagarella e per lui ha già messo a segno molti omicidi. Scalera, oltre alla passione per la pistola facile si occupa anche di filosofie orientali con le quali cerca di interessare anche il capo Bagarella.
Tony Calvaruso (Paolo Briguglia) il nuovo autista di Bagarella, si trova coinvolto in un affare che lo mette molto in difficoltà: la compravendita di alcuni appartamenti.
Il Cacciatore | quarto episodio | Un giorno perfetto
Saverio Barone purtroppo non è riuscito a rintracciare Mico Farinella. Decide così di chiedere il supporto dei Carabinieri e in particolare del Capitano Cesare Bonanno (Nicola Rignanese). Insieme riescono a mettersi sulle tracce di Farinella. Ci vogliono però ancora molti mesi di indagini e di appostamenti per riuscire finalmente a far cadere in trappola il boss delle Madonie, fedelissimo di Don Luchino Bagarella.
Ma è iniziato un periodo molto difficile per la mafia siciliana. Infatti a minacciare gli equilibri del clan di Bagarella non sono soltanto le forze dell’ordine. La famiglia Di Peri ha deciso di muovere guerra ai rivali per prendere il controllo del territorio di Don Luchino. Si tratta di un’offesa gravissima che fa capire come stia traballando il potere mafioso del Boss. Infatti Bagarella è costretto ad intervenire di persona per ristabilire il proprio predominio e dà alla famiglia Di Peri un ultimatum: se non sarà accettato è guerra aperta con tutte le conseguenze che ne potranno derivare.