La serie è prodotta da Danny Boyle, Simon Beaufoy e Christian Colson. Nel ruolo del protagonista c’è Donald Sutherland (vincitore di Emmy e Goldon Globe) che riveste il ruolo di John Paul Getty. Nel cast Hilary Swank (Premio Oscar che interpreta il ruolo di Gail Getty) e alcuni attori italiani: Luca Marinelli e Giuseppe Battiston. Inoltre la triade italiana presente nella serie è completata da Emanuele Crialese che dirige uno degli episodi. Il ruolo di John Paul Getty III, il nipote adolescente di Jean Paul Getty, è interpretato da Harris Dickinson.
Completano il cast Andrea Arcangeli, Francesco Colella, Mauro Lamanna. Dunque altri tre italiani che si aggiungono agli altri componenti. Inoltre da segnalare anche la presenza di David Bamber (già visto nella serie “I Medici” e “Doctor Who“).
La serie è composta da 10 puntate e verrà trasmessa in tutte le nazioni europee dove è disponibile Sky Atlantic. Si tratta oltre l’Italia, di Austria, Germania, Gran Bretagna e Irlanda.
Trust | la trama
Il racconto è ispirato ad una storia vera. Il 10 luglio del 1973 il diciassettenne John Paul Getty III viene rapito. Il ragazzo è il nipote di uno dei petrolieri più ricchi al mondo. E naturalmente la richiesta di riscatto è adeguata alla potenza economica del nonno. Ma costui non vuole pagare. Le trattative si interrompono fino al giorno in cui alla redazione del Messaggero arriva una busta. Dentro è contenuto l’orecchio mozzato del ragazzo. Così finalmente la famiglia si decide e viene versato 1.700.000.000 di vecchie lire. John Paul Getty III viene liberato e la storia sembra essere finita nel dimenticatoio.
Intanto Trust racconta molto fedelmente l’inferno vissuto dal giovane durante la prigionia. Ma dà spazio anche ai rapitori che non riescono in alcun modo a capire i motivi per i quali la famiglia non ha mosso un dito fino a quando non è stato deciso di mozzare l’orecchio al prigioniero.
Dopo 44 anni la vicenda torna incredibilmente a galla. I produttori statunitensi sembrano innamorarsi di questa storia. Ridley Scott gira il film “Tutti i soldi del mondo” e adesso Fox produce Trust.
La serie scava a fondo nelle disgrazie e nei successi di una delle famiglie più ricche ma anche più infelici d’America. C’è in questo senso dunque una introspezione psicologica per tentare di capire le mosse dei rapitori e quelle della famiglia.
Sul set le riprese non sono state molto facili. È stato complicato soprattutto interpretare il nonno Paul Getty, un uomo di una lucidità straordinaria con una memoria d’acciaio che parlava fluentemente 5 lingue. Nulla gli sfuggiva al punto che raccontava di avere ricordi di quando era un bambino di 2-3 anni.
Paul Getty amava il denaro che gli dava potere e allo stesso modo anche il sesso perché era sicuro che fosse l’altro aspetto del potere. Aveva però un rapporto molto flebile con la sua famiglia, era sicuro che i figli lo avessero tradito perché non avevano i suoi gusti, le sue ambizioni, le sue aspirazioni.
Una curiosità: il vecchio Paul Getty riuscì addirittura a farsi restituire il denaro del riscatto con gli interessi. E questo è un elemento che avrà grande rilevanza nell’ultima puntata.