Presentata al Cartoon Club di Rimini, non è un caso che la serie vada in onda in anteprima mondiale proprio in Italia. Questa nuova stagione infatti, è ambientata proprio nella penisola e si intitola Lupin III: L’avventura italiana. Dal nord al sud dello stivale, alla guida della 500 Abarth, i colpi del nipote del leggendario Arsenio Lupin incroceranno l’attualità: l’Italia dipinta dall’anime giapponese è quella della politica corrotta, del calcio imbrigliato nei ricatti, del malaffare, della mafia.
Stavolta la giacca del geniale ladro è blu, per distinguersi dalle passate stagioni: nella prima era verde, nella seconda rossa e infine rosa.
Dalle prime immagini, i fan possono già ritenersi soddisfatti: il character design è rimasto pressoché immutato, pur avvalendosi dei progressi compiuti dall’animazione in questi 30 anni. L’ultima produzione risale infatti al 1985.
L’oggetto della discordia sembrerebbe invece essere la sigla. Anche se parlare di discordia è tecnicamente sbagliato, dato che in rete la maggior parte degli aficionados sembra convergere su un’opinione tanto diffusa quanto condivisa: questa nuova apertura non s’ha da fare.
Il compito è stato affidato a Moreno, rapper partorito in seno alla scuola televisiva di Maria De Filippi, cioè il ragazzo che la scorsa estate cantava “Prova microfono 1,2,3”, quello che a Sanremo intonava rime quali “zitto per zitto significa segreto, dritto per dritto è un concetto concreto”. Non esattamente le credenziali migliori per raccogliere l’eredità della primissima Planet O, della raffinata fisarmonica di Castellina Pasi o di Enzo Draghi.
Ma alla proposta, lo sventurato rispose si. Accade così che Moreno, oltre a “Lupin c’hai da fare”, si trovi a rappare indimenticabili rime per cui “Goemon non ride ma è forte, Jigen fuma le sue siga storte”; a Giorgio Vanni invece, spetta il ritornello. Giorgio Vanni a sua volta, è colui che si era macchiato di una sigla che ora i tanti estimatori del ladro gentiluomo e detrattori di Moreno fingono di dimenticare: si chiamava Hello Lupin, era insopportabilmente dance e venne utilizzata a partire dal 2004.
Dato che il sempre evocato “popolo del web” ha chiare in mente le sue priorità, sul sito change.org sono già partite le petizioni per togliere a Moreno la sigla della serie animata. Quattro per la precisione, con migliaia di adesioni. E un’altra petizione per affidare il pezzo a Morandi e Celentano.
Un’indignazione vagamente esagerata, ma comunque una reazione comprensibile. Il giovanilismo di Moreno è quanto di più distante possa esistere rispetto al pubblico di Lupin, in larga parte costituito da adulti nostalgici che, in parte, hanno mitizzato un personaggio della loro infanzia che è un cult dell’animazione internazionale.
Se invece l’intenzione è quella di conquistare il pubblico più giovane, la collocazione oraria è poco coerente, specie perché Lupin III verrà trasmesso a ridosso dell’inizio della scuola.
Nato nel 1967 dalla matita del mangaka Monkey Punch, il fumetto di Lupin III è arrivato in Italia nel ’94. La serie animata invece, è stata trasmessa nel 1979 da alcune emittenti locali, a distanza di otto anni rispetto al Giappone.