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“Allegiance” è una serie spionistica che prende spunto da “Ta Gordin” di Ron Leshem. Una cellula dormiente russa è formata da una famiglia in cui un membro di loro è all’oscuro delle reali intenzioni dei parenti stretti e, oltretutto, costui lavora alla CIA. Katya O’Connor (Hope Davis) è una spia russa ritiratasi dall’attività; suo padre, generale del KGB, l’ha reclutata all’età di 17 anni. Mark O’Connor (Scott Cohen) è un uomo d’affari americano assoldato in segreto da Katya per attività spionistiche sovietiche. Alex O’Connor (Gavin Stenhouse) è un analista della CIA all’oscuro delle trame spionistiche della sua famiglia. Natalie O’Connor (Margarita Levieva) è impiegata presso il servizio segreto russo. Originariamente la serie si sarebbe dovuta intitolare “Coercion”.
La scritta in russo che compare nella sigla iniziale, più che “Allegiance”, significa letteralmente “Devotion”. Le riprese sono avvenute tra Philadelphia e New York. Giancarlo Esposito, volto noto lanciato da Spike Lee nei suoi film, recentemente in tv con “Breaking Bad”, “Revolution” e “Once Upon A Time”, sfila con ben 3 identità diverse.
Katherine Heigl, la Izzy di “Grey’s Anatomy”, lascia l’ospedale e si trasferisce alla Casa Bianca. L’attrice si è infatti impegnata in “State of Affairs” (in prima tv su Premium Stories dal 7 settembre, ogni lunedì in prima serata dopo “Allegiance”): oltre ad esserne la protagonista, Heigl firma la serie da produttore esecutivo. Charleston “Charlie” Tucker (Heigl) è una delle migliori analiste della CIA e il suo compito principale è dare le giuste priorità alle crisi internazionali che il Presidente degli Stati Uniti Constance Payton (Alfre Woodard) deve affrontare. Oltre ad essere a capo di un team di persone specializzate al servizio dell’uomo più potente della Terra, Charlie condivide un altro tipo di relazione con il Presidente: era infatti la fidanzata di suo figlio, ucciso tragicamente in un attacco terroristico. Sopravvissuta a quello stesso attacco, Charlie appare assai determinata a punire i responsabili. Nella ricerca della verità sull’omicidio dell’amato, la nostra viene a conoscenza di uno scioccante mistero…
La puntata-pilota è stata girata a New York, le restanti a Los Angeles. La serie è ideata da Alexi Hawley, già dietro le quinte di “Castle”, “The Following”, “Body of Proof”. Oltre la Heigl, tra i produttori compare anche sua mamma, Nancy, che le fa oltretutto da agente. Adam Arkin sfila tra i volti noti.