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Genere: Drammatico, fantascienza
Network: Netflix
Stagioni: 1° conclusa, rinnovato per la seconda
Episodi: 12 da 55 minuti
Produttori: Lana e Andy Wachowski (Matrix e Cloud Atlas), J. Michael Straczynski (Rising Stars e Babylon 5) e Peter Friedlander (Marvel’s Daredevil e Marco Polo)
Personaggi
– Capheus (Aml Ameen, The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca e Maze Runner – Il labirinto) è un autista di matatu a Nairobi che sta cercando di guadagnare più soldi possibile per le cure anti-AIDS della madre. Fan di Jean-Claude Van Damme, si ispira a lui nell’affrontare le sfide quotidiane.
– Sun Bak (Doona Bae, Cloud Atlas) è una donna d’affari di Seul, fortemente attaccata al ricordo della madre e al suo ruolo familiare, che cerca in tutti i modi di salvare l’azienda di famiglia. È un’esperta di arti marziali che spesso partecipa a combattimenti illegali di kickboxing.
– Noomi Marks (Jamie Clayton) è una blogger e hacker transessuale che vive a San Francisco con la sua compagna. Ha un rapporto conflittuale con la madre, che non ha mai accettato pienamente il suo essere, e trova nei sense8 una nuova famiglia.
– Kala Dandekar (Tina Desai, Marigold Hotel e Ritorno al Marigold Hotel) è una farmacista di Mumbai che sta per sposare, senza esserne innamorata, il proprietario della casa farmaceutica per cui lavora. Repressa dall’educazione ricevuta e induista devota, scoprirà la propria forza e personalità grazie all’incontro con gli altri sense8.
– Riley Blue (Tuppence Middleton) è una dj islandese che vive a Londra dove lavora senza troppa convinzione per un uomo che si rivelerà essere una persona inaffidabile e pericolosa. Sta scappando da un passato difficile che le si riproporrà davanti nel momento della resa dei conti.
– Wolfgang Bogdanow (Max Riemelt) è uno scassinatore di Berlino con problematiche irrisolte verso il padre. Membro attivo della malavita della città, riuscirà a vincere il suo più grande avversario e scoprirà un inizio di tranquillità dopo l’incontro con i sense8.
– Lito Rodriguez (Miguel Ángel Silvestre, Gli amanti passeggeri) è un famoso attore che vive a Città del Messico. Omosessuale non dichiarato, si divide tra la vita pubblica di star sciupa femmine e quella privata che condivide con il suo compagno lontano dai riflettori.
– Will Gorski (Brian J. Smith, SGU Stargate Universe e Gosspi Girl) è un poliziotto di Chicago perseguitato da un caso irrisolto che svolge il proprio lavoro cercando sempre di essere nel giusto e vedendo il buono ovunque. È uno dei sense8 che più si lascia coinvolgere da questo legame.
– Jonas Maliki (Naveen Andrews, Lost e C’era una volta nel Paese delle Meraviglie) è membro di un altro gruppo di senzienti che aiuta i sense8 a scoprirsi, conoscersi e aiutarsi. Il suo non è un compito facile poiché è lui stesso inseguito da un altro senziente che vuole eliminare tutti i suoi simili.
– Angelica Turing (Daryl Hannah, Kill Bill e Splash – Una sirena a Manhattan) fa parte dello stesso gruppo di senzienti di Jonas, con cui vive anche una relazione sentimentale, e diventa la “madre” dei sense8 poiché è lei ad innescare la loro connessione psichica.
– Whispers (Terrence Mann) è un senziente rivoltatosi ai suoi simili e che guida un’organizzazione che vuole eliminarli tutti. Dopo aver cacciato il clan di Angelica e Jonas è ora concentrato sui sense8. Ha la capacità di rintracciare qualunque senziente dopo averlo guardato negli occhi.
La trama
Otto sconosciuti in otto diverse parti del mondo si accorgono di essere interconessi psichicamente ed empaticamente. Apparentemente non c’è modo di spiegare questo legame, ognuno di loro ha una propria vita distante sotto ogni punto di vista da quella degli altri. Le loro esistenze sono a un tratto collegate e mescolate. Le emozioni di uno sono le emozioni di tutti, le esperienze vissute da uno vengono vissute da tutti. Nel bene e nel male gli otto non saranno mai più soli.
Spiegare questa nuova realtà è difficile quanto viverla, comprendere quello che sta accadendo non è semplice ma c’è una persona che può farlo e lo farà. Jonas, il “padre” dei sense8 avrà l’onere e l’onore di chiarire i dubbi e spiegare cosa vuol dire far parte di questo clan e raccontare di Angelica, la “madre”, colei che ha creato sense8.
Il giudizio
Lo so che la mia trama non ha soddisfatto le vostre curiosità. Lo so che probabilmente non avete capito nulla. Lo so che descritta così Sense8 sembra una serie assolutamente senza senso. Per vostra sfortuna però so anche che non c’era altro modo per parlarne, che non si può dire di più di questo nuovo gioiellino di casa Netflix perché va visto senza conoscerne troppi dettagli. Sapete che sono di parte e che raramente vi ho parlato, e probabilmente vi parlerò, male di quello che viene rilasciato da Los Gatos ma Netflix è sinonimo di qualità.
Ecco quindi che anche oggi mi trovo a consigliarvi fortemente di seguire questa nuova serie, di abbandonarvi alla visione e di farvi trasportare dalle storie che si mescolano, che si compenetrano e completano. Sense8 può essere avvicinata (seppur con la dovuta cautela) a Cloud Atlas, un’altra perla dei Wachowski. Come per il film di qualche anno fa anche qui ci troviamo di fronte a una storia sui collegamenti umani, sulla necessità del supporto e sull’importanza del pensiero.
In questa serie vedrete l’amore in tutte le sue sfaccettature e declinazioni, la sessualità (abbondante e in riconosco che la scena dell’orgia nel sesto episodio non è proprio leggera) vissuta per piacere e per sentimento, divertimento e bisogno. Vedrete la nascita fisica (quindi preparatevi a distogliere lo sguardo se non andate d’accordo con la crudezza di un parto, nella decima puntata ne vedrete otto in sette minuti) ed emotiva degli 8, li vedrete spaventati e curiosi, scoprirsi e conoscersi, cercarsi e amarsi.
In questa serie però dovete anche ascoltare. Le parole non sono scelte a caso, che facciano ridere o riflettere non cambia, quel che viene detto ha più significati e vanno colti tutti. Ascoltate le parole e sentite i discorsi, anche se dal terzo episodio la storia comincia a chiarirsi un po’ la tanto attesa spiegazione arriva nella decima puntata. In realtà quello che ci viene detto è solo un riassunto di quanto già abbiamo capito, un mettere le cose in chiaro perché dobbiamo essere tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Dovete sentire anche la musica perché qui la colonna sonora gioca veramente una parte importantissima nella resa d’insieme. È ascoltando il Concerto per Pianforte n.5 che vedremo per la prima volta i sense8 tutti insieme, tornando indietro fino al momento della loro nascita. A chiudere la prima stagione li ritroviamo finalmente di nuovo tutti insieme, insicuri sul futuro, spaventati ma nuovamente uniti, forti del loro legame, con il sottofondo di Sæglópur di Sigur Rós. Sappiate anche che dopo aver visto la quarta puntata non ascolterete più What’s Up delle 4 non Blondes nello stesso modo.
La grandezza di questa serie sta nella ricercatezza, nell’approfondimento e nell’osservazione. Impossibile non rimanere colpiti dall’attenzione registica e dalla meticolosità della scrittura. Nonostante possa sembrare che spesso la storia si perda in sé stessa non è così: è vero che emergono dubbi ma è anche vero che il dubbio è necessario e funzionale.
Sense8 è la serie che dovete vedere se volete riflettere sull’Uomo, se non vi scandalizzate per un po’ di sesso, se non avete remore sulle scelte sentimentali delle persone e la tanto discussa questione del gender non vi scandalizza, se pensate che viviamo in un mondo troppo egoista.
Dovete vedere Sense8 perché è una riflessione filosofica sull’Essere Umano.
Ed ecco il trailer:
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