A raccontarci l’emozione della gara saranno Annalisa Bruchi e Giovanni Mazzini.
Verranno sorteggiati i cavalli più in forma delle contrade ed assegnati a sorte ai fantini, per garantire a tutte le contrade le stesse possibilità di vittoria. Come la tradizione vuole, sarà l’abilità del fantino a fare la differenza.
A tra poco con la diretta del Palio di Siena 2018.
Inizia la Diretta del Palio di Siena, Annalisa Bruchi ci introduce la gara che si terrà in Piazza di Campo a Siena; presenta poi lo storico del palio: Giovanni Mazzini, che ci avvisa che sarà un Palio incerto, per il livello simile dei cavalli – non c’è nessun cavallo superiore all’altro.
Mazzini ci racconta del sorteggio delle contrade: si estraggono tre contrade dal palio precedente più le sette che non avevano partecipato.
Il tessuto sociale di Siena dopo il fallimento di Montepaschi è stato messo a dura prova e proprio le contrade ultimamente hanno aiutato la città a riprendersi ed a riunire la comunità.
Annalisa intervista il sindaco di Siena, De Mossi, che ci parla della responsabilità dei sorteggi dei cavalli (poi assegnati alle contrade). Consegnare il cavallo vincente è un grande onore e lo è altrettanto essere parte di una contrada: un senese entra a far parte della propria contrada quando nasce e la lascia solo quando muore.Ora è il momento della “passeggiata storica” del Palio, settecento figuranti, alfieri e tamburini, sfilano vestiti come la tradizione vuole. Questi ragazzi si allenano tutto l’anno per questo evento.
Uno dei fantini più famosi ci racconta la traiettoria perfetta da prendere durante la gara. Nel tratto di S. Martino puoi prendere la curva con più libertà, in altre sei invece obbligato a fare poche manovre a causa delle strettoie. Se si riesce a galoppare dentro le tracce del Carroccio – come vuole la tradizione – si hanno buone possibilità di vittoria, ma – svela il fantino – durante la gara c’è grande difficoltà a seguire i solchi del Carroccio.
Il Carroccio è l’emblema della battaglia medievale, dove si fissava il vessillo del comune. La battaglia di Monte Aperti è ricordata con questo corteo storico. Gli spettatori sventolano i fazzoletti verso il drappello che sfila, per cercare di attirarlo alla proprio contrada.
Il Palio è a metà tra il sacro ed il profano, il cavallo viene addirittura benedetto dal prete della propria contrada per cercare di farlo arrivare alla vittoria.
Ora è quasi giunto il momento dell’entrata dei cavalli, dopo la passeggiata storica. I canapi vengono tesi e i cavalli tra poco entreranno. Clip sul drappo tanto ambito. Emilio Giannelli, vignettista, è stato incaricato per disegnare il drappo di questo Palio 2018.
Il carroccio ed il drappo escono, ora alfieri e tamburini sono pronti per la solenne sbandierata, che è il segnale per far entrare cavallo e fantino.
“Per questo palio sono stati scartati dai veterinai ben tredici cavalli – commenta Giovanni Mazzini – questo indica l’importanza del cavallo per il Palio“.
Ecco la famosa sbandierata: più la bandiera va in alto più fortuna avrà la contrada dello sbandieratore.
Stanno uscendo i Capitani delle contrade, salutano le proprie contrade e percorrono un tratto di pista per accomodarsi sul palco. Escono i cavalli e i fantini. Adesso i fantini fanno sgambare i cavalli prima di farli entrate all’interno dei canapi. L’ordine dell’entrata nei canapi è estratta a sorte, poi viene aperta la busta con il nome della contrada che deve effettuare la mossa che sancisce il via della gara.
Ecco l’ordine di partenza: Oca,Tartuga,Lupa, Nicchio, Istrice, Giraffa, Leocorno, Drago, Montone, Chiocciola. La Chiocciola effettuerà la rincorsa. I cavalli sono nervosi non riescono a rimanere calmi dentro i canapi. I giudici fanno uscire i cavalli, i fantini ora contrattano tra loro, per mettersi d’accordo per la rincorsa.
Le contrade vengono richiamate dai giudici per rientrare nei canapi. Tartuga non rientra, il giudice la richiama ed il pubblico si comincia a scaldare con delle accese proteste. Primo avvertimento ufficiale per Tartuga da parte del giudice, che invita il fantino a calmarsi. Il momento dello schieramento è quello cruciale per il palio ed il più delicato. I Fantini – nel gergo del Palio i Guerrieri – cercano ancora di accordarsi per lo schieramento, questa è una pratica che può durare davvero molto prima della partenza. Secondo richiamo per Tartuga ed il giudice fa uscire di nuovo i cavalli dai canapi, per farli sgambare.
Il numero di contrade nemiche presenti in campo complica gli accordi per stare calmi e fermi all’interno dei canapi. I cavalli sono molto sudati con questo caldo perchè è più di mezz’ora che sono usciti. I barbareschi (figura che accudisce il cavallo) entrano e chiedono ai fantini se serve qualcosa o se bisogna asciugare i cavalli. Una mossa davvero complicata quella di questo anno, come sottolineano anche i due commentatori. La battaglia tra i canapi continua.
Il giudice o mossiere, ormai sta perdendo la voce per ricordare le posizioni da mantenere ai fantini. I cavalli sono in linea, prima falsa partenza per questo Palio. Giro di piazza per far sfogare i cavalli, ora ci vorrà altro tempo per riposizionare i cavalli. La mossa ora sta maturando finalmente, la Chiocciola forse riesce a fare la tanto agognata partenza.
Giovanni Mazzini racconta che ci può essere un cambio di busta di ordine dei canapi, anche se l’unico cambio busta è avvenuto nel 1987. I cavalli sono fatti uscire nuovamente dai canapi. Annalisa fa il punto della situazione, è un’ora che i cavalli sono entrati in pista, il problema è che la contrada della Chiocciola, che dovrebbe effettuare la rincorsa, non può entrare nei canapi per via dell’ostruzione portatagli dalla rivale di contrada la Tartuga. Il Mossiere è ormai stanco dell’atteggiamento di Tartuga che non permette la rincorsa; si sta facendo anche buio e se non c’è visibilità. Se si continua così il Palio dovrà essere rimandato. Seconda partenza, ma il giudice annulla anche questa.
Annalisa ringrazia il Tg2 per la pazienza e per la diretta prolungata del Palio, vista questa mossa così nervosa. Il pubblico ormai rumoreggia sempre di più perchè si intravede la possibilità che il Palio sia rimandato. “Fabio Magni, il mossiere, non ha mai gestito una partenza così difficoltosa” – commenta Annalisa Bruchi.
Si parte. Cadono Montone e Nicchio al via, in testa Drago, che distacca Oca e Giraffa. Vince la Contrada del Drago con il fantino Brio.
La piazza e la contrada del Drago festeggiano la vittoria del Palio della Madonna di Provenzano 2018.