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Apre Verdelli: “In ogni tappa c’è qualcosa di eroico perché l’organizzazione è complessa, ma la squadra Rai è piena di passione. Il Giro apre la stagione dello sport estivo, che quest’anno sarà grande protagonista, sia con gli Europei di calcio che con le Olimpiadi di Rio. Cecatto spiega che si vuole puntare sul racconto dell’Italia: non solo toccare le mete, ma “entrare” nei luoghi attraversati.
Gabriele Romagnoli invece, descrive il Giro d’Italia come il “più grande reportage del paese”: “i riflettori non si spengono mai, seguono i ciclisti da quando si svegliano a quando vanno a dormire”.
Le voci saranno quelle di Davide Cassani e Marco Cassini, che saranno le voci delle tappe, a cui si aggiungono le voci dei giornlaisti di Rai Sport e quelle della gente che assisterà alla gara. Da un lato si tratterà di un racconto del pease, ma dall’altro, ovviamente, di un racconto tecnico.
Il prodotto però non sarà solo televisivo, ma anche radiofonico. Il direttore di RCS Sport snocciola dei dati: “Il binomio Rai-Giro fa parte della storia dell’Italia, e già si pensa all’edizione numero 100 del prossimo anno. I paesi in cui viene trasmesso sono ben 192: oggettivamente, una cartolina unica dell’italia inviata nelle case di quasi un miliardo di spettatori nel mondo”. “Tendenzialmente, incontriamo 12 milioni di italiani lungo il nostro percorso”, conclude Bellino.
Di Rocco parla di “festa popolare che rappresenta tutta l’italia” in cui entusiasmo e passione vengono rinnovate tutte le volte. “Inutile nascondercelo -prosegue- l’Italia è una nazione sognata in tutto il mondo: il Giro è uno spot turistico ineguagliabile. E molti sportivi cresciuti altrove hanno imparato terminologie tecniche e la nostra lingua appassionandosi al Giro”.
Silvia Calandrelli, direttrice di Rai Cultura: “21 puntate in cui Edoardo Camurri e la sua squadra gireranno l’Italia e ne mostreranno luoghi e tradizioni. Ci piace molto il nostro modo complementare di raccontare il paese, perché emerge un’Italia con caratteristiche che solitamente non riusciamo a far vedere. Si getta una nuova luce su alcuni aspetti dell’Italia”. Prende la parola lo stesso Camurri: “Si farà molta attenzione al paesaggio, perciò ci siamo inventati che, in ogni puntata, interpelleremo un geologo. si parte da catanzarro, per poi salire; nelle strade, è la storia del posto che ti viene addosso”.
Interviene Marco Cassini, una delle voci del tour: “Ogni giorno cercherò di scegliere delle storie significative. Sono un inesperto, e cercherò di mantenermi tale”. Il telecronista sarà Francesco Pancani, al suo settimo Giro.
Studio rinnovato poi per il Processo alla Tappa, storica trasmissione che potrà contare sulla presenza di Davide Cassini e Stefano Garzelli. Alla conduzione ritroveremo Alessandra De Stefano.
Cecatto anticipa una grande qualità delle immagini, garantita persino in condizioni problematiche come avviene tra le montagne: “Sperimenteremo una premier in cui metteremo una telecamera sopra una bicicletta, fornedo un altro punto di vista”.
200 ore di trasmissione in totale, per una media di 10 ore al giorno. E per chi non può assistere davanti allo schermo, la partnership con Radio 1. Interviene dunque Riccardo Cucchi: “la radio c’è sempre, il ciclismo è l’unico sport che non bisogna pagare per andarlo a vedere, perché viene direttamente sotto casa”.
La Rai offrirà immagini in esclusiva, anticipando il segnale internazionale: la diretta inizierà prima della partenza. Poi il tg del giro e il Giro Notte.
Quando infine, a conclusione della conferenza, viene chiesto della questione doping, nessuno si sbilancia: se ci saranno casi di doping, si affronteranno con la massima trasparenza. Per ora però non si può ancora dire niente, dato che la gara non è nemmeno iniziata.