Inni nazionali: l’approccio è diverso. Gli irlandesi non si abbracciano e guardano in alto: quasi nessuno canta. I tifosi però si fanno sentire, eccome. Gli azzurri appaiono più sereni ma non meno concentrati degli avversari. E a differenza dei verdi, cantano.
Ecco la formazione azzurra che scende in campo al “Pierre Mauroy” di Lille. Come prevedibile, tanti i cambiamenti tra i titolari: Sirigu; Barzagli, Bonucci, Ogbonna; Bernardeschi, Florenzi, Thiago Motta, Sturaro, De Sciglio; Zaza, Immobile.
Antonio Conte è subito in piedi. Chiede scambi veloci: “Uno-due, uno-due”, dice ai suoi ragazzi. Il tecnico vuole vincere anche oggi, onde evitare cali di tensione. Primi minuti di gioco: Irlanda aggressiva (e talvolta fallosa), d’altronde deve vincere per sperare di passare il turno.
Minuto 7: Hendrick prova a sorprendere Sirigu con un missile da più di 30 metri. Per poco non ci riesce. Grande rammarico per lui, che probabilmente in campo è il giocatore più tatuato.
Non una bella Nazionale in questi primi minuti, che come Zenga dice: “Stiamo soffrend, senza rischiare nulla”. Il pallino del gioco è in mano ai nostri avversari. Le telecamere indugiano sul pubblico irlandese: c’è chi beve, chi mangia e anche una tenera mamma che tiene il proprio bambino riparato dal chiasso dello stadio con delle grandi cuffie.
Ancora Irlanda pericolosa: Murphy colpisce di testa da calcio d’angolo, Sirigu si salva. Non nasconde la soddisfazione Zenga, che fece esordire l’estremo difensore in Serie A quando allenava il Palermo. Sempre puntuale nei suoi commenti tecnici l’ex “Uomo ragno”, che dà spiegazione chiare sotto l’aspetto tattico.
Antonio Conte comincia il suo show: si sbraccia e si agita contro l’arbitro. Deve stare calmo, ma sappiamo che il nostro ct sarà tarantolato per tutto il resto della partita. Onde evitare di farlo arrabbiare di più, gli azzurri dovrebbero segnare quanto prima, soprattutto perchè il tecnico non è per nulla soddisfatto del gioco espresso finora!
Dalla foto sottostante, potrete vedere le nuove tendenze modaiole irlandesi per la prossima estate: completo interamente verde tempestato da trifogli verdi e bianchi. Una chiccheria da stadio. Finora uno dei pochi momenti di spettacolo di un match che non decolla, con l’Italia che non ha effettuato ancora tiri in porta quando i minuti sul cronometro sono 38.
Quattro minuti più tardi, ecco la prima conclusione a rete da parte degli azzurri. Immobile dai venti metri sfiora il palo alla destra del portiere. Troppo poco però. Conte continua a supportare i suoi. Negato un rigore all’Irlanda per fallo di Bernardeschi su McClean.
Fine primo tempo: 0-0.
Riprende il match. Nessuna sostituzione nella formazione azzurra. L’Italia tenta di prendere campo: si spera che Conte sia stato convincente nel parlare alla squadra durante l’intervallo. Zaza pericoloso: cross di De Sciglio, girata al volo di sinistro alta di poco.
Intanto in un intervento precedente Ogbonna sbaglia per un attimo sport, dandosi dà al karate: rischia l’ammonizione con un intervento a gamba alta.
Al 56′ Thiago Motta va in crisi mistica dopo un tiro pericoloso di Murphy allontanato da Sirigu. Nel disimpegno indugia troppo e mette a rischio la tenuta dello 0-0, regalando il pallone agli avversari. Fortunatamente Coleman non ne approfitta nel tiro successivo. Primo cambio: Darmian rileva Bernardeschi.
Zenga invece se la ride: si fa i complimenti da solo per una sua affermazione sul un dettaglio tattico. Alessandro Antinelli svela l’istinto cannibale di Conte: “Sta mangiando vivo con lo sguardo (per la rabbia, ndr) chiunque gli capiti a tiro, da Thiago Motta in giù”. Effettivamente l’Italia torna a soffrire: il copione è lo stesso del primo tempo.
Due tifosi hanno preso in parola l’invito del commissario tecnico, che aveva chiesto ai supporters italiani presenti allo stadio di vestire d’azzurro. Hanno decisamente esagerato: si sono vestiti da Puffi!
Debutto europeo per Lorenzo Insigne, che sostituisce l’amico Immobile. L’attaccante napoletano proverà con la sua velocità a scardinare la difesa irlandese, che finora ha corso ben pochi pericoli. E infatti si fa subito notare: dalla sinistra si accentra e scaglia un destro che centra il palo, a portiere battuto. El Shaarawy prende il posto di De Sciglio.
Gol dell’Irlanda con Brady. Cross dalla destra, zuccata vincente a beffare Sirigu in uscita. Vantaggio meritato, dopo che poco prima il portiere sardo aveva fatto un mezzo miracolo su Hoolahan dopo un errore in disimpegno di Bonucci. Scatenati i tifosi irlandesi, cui va il merito di aver sostenuto con passione la loro squadra durante tutto l’incontro. Italia nervosa: ammoniti Zaza e Insigne.
Tre i minuti di recupero. La trance agonistica confonde i due ct: O’Neill scambia un fischio per un calcio di punizione per quello finale e Conte lo abbraccia, ma in realtà il match non è ancora finito.
Un verdetto però rimandato di qualche secondo: finisce 1-0, sconfitta innocua per l’Italia. Brutta però la prestazione degli azzurri, nonostante Conte (diplomaticamente) si dica soddisfatto del rendimento dei suoi.
L’Italia vince il girone con 6 punti, gli stessi del Belgio secondo però a causa della sconfitta con gli azzurri nel primo match. L’Irlanda con questa vittoria accede agli ottavi di finale come migliore terza.
Ora si torna a fare sul serio: il 27 giugno, alle 18, ci aspetta la Spagna a Saint Denis per gli ottavi di finale e servirà ben altra prestazione per avere ragione sulle furie rosse.