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Dopo le polemiche per le condizioni del terreno di gioco del match con l’Eire, oggi lo stadio di Saint Denis è ottimo. Nessuna scusante, e anche una leggere innaffiata alla vigilia. Le squadre entrano in campo e Renato Zero, presente sugli spalti, grida Grandiiii. Arriva il momento degli inni nazionali.
Davanzali in bella vista e toreri scatenati, queste sono le prime immagini dei tifosi iberici. Più sobri gli italiani, si affidano al popopopopo, trascinati dal “tenore” Gigi Buffon, che come sempre canta a squarciagola l’inno. Da notare la tranquillissima (si fa per dire ndr) espressione di Alessandro Florenzi che oggi sostituisce Antonio Candreva, out per un problema all’adduttore.
Italia nella classica ed elegante divisa azzurra, Spagna nell’orrenda seconda maglia, un mix tra un immagine sgranata e un pigiama sbiadito. Si parte, sotto un violento scroscio di pioggia. Gli uomini di Antonio Conte subito aggressivi.
Differenze di stile sotto la pioggia: Antonio Conte progressivamente si copre con cappellino e giacchetto ma resta in piedi nell’area tecnica, un Vicente Del Bosque, impassibile seduto in panchina, in modalità bradipo. Clamorosa occasione per l’Italia al 9′: colpo di testa di Graziano Pellè e miracoloso intervento di David de Gea.
Intanto la Spagna soffre, e nella nazione iberica, inizia a manifestarsi strani esseri umani, camuffati da cammelli. Ad inizio partita Alvaro Morata ha salutato con affetto tutti i suoi ex compagni della Juventus. Peccato per lui che Parolo, giochi nella Lazio e al 26′ ricambi con una dolce gomitata il gesto.
Primi spunti per i nostri amici della Gialappa’s Band. Sergio Ramos, sul cross basso di De Sciglio, svirgola pericolosamente, rischiando il più classico degli autogoal.
Goooooolllll. Punizione dal limite di Eder, papera di De Gea che ribatte corto. Batti e ribatti che nemmeno nel migliore dei flipper e Giorgio Chiellini realizza a porta vuota! Crisi identitaria di Antonio Conte, che prima salta come un tarantolato e poi chiede a tutti calma e sangue freddo.
Ripartenza letale dell’Italia: Pellè allarga sulla sinistra per Giaccherini che rientra e tira. Solo il secondo miracolo di giornata di De Gea evita il raddoppio. A pochi secondi Daniele De Rossi commette un errore ingenuo, che permette alla Spagna di far tremare gli azzurri. Al duplice fischio reprimenta simultanea e dura di Buffon e Chiellini. Questa è l’Italia che ci piace!
Fine primo tempo 1-0 meritatissimo per gli azzurri.
La ripresa inizia con la Spagna che effettua un cambio: fuori Nolito dentro Aduriz. Confermatissimi gli 11 azzurri. Problemi fisici per DAniele De Rossi; il giocatore della Roma al 53′ lascia il campo a favore di Thiago Motta, il discusso numero 10 dell’Italia. Consiglio per i telespettatori, non avete problemi con il televisore, questa è la sua velocità naturale.
Occasionissima per l’Italia al 54′. Pellè lancia in profondità Eder, che a tu per tu con De Gea però non ha la freddezza giusta e si fa respoingere il tiro. Non un bel segnale, il non concretizzare tutte queste opportunità. L’arbitro Cakir, per ora il peggiore in campo: lascia troppo andare e passa sopra almeno a 2/3 gialli per gli iberici. Conte infuriato, così come tutti gli azzurri.
In campo vince l’Italia, per ora, sugli spalti la Spagna. Dopo il cammello si palesano due tifosi che rappresentano due cartoni animati spagnoli, una sorta di Teletubies. Intanto Walter Zenga, continua a sbilanciarsi, fando tremare tutti i supporter scaramantici.
Il bordocampista Alessandro Antinelli, sottolinea come l’allenatore spagnolo Vicente del Bosque, da un po’ di tempo si sia sieduto in panchina; a nostro avviso non si è proprio alzato. Antonio Conte invece è sempre più tarantolato, d’altronde viste le sue origini non poteva che essere così.l
Secondo campio per la Spagna: al 70′ fuori il temutissimo, ma oggi innoquo, Alvaro Morata, dentro Lucas Vazquez. L’Italia si sta pericolosamente abbassando, concedendo campo ai rivali; urge un cambio. Al 76′ Buffon devia in angolo un tiro velenoso di Iniesta. Ora gli azzurri sono alle corde.
Bomber si nasce, non lo si diventa. Sugli spalti si palesa Bobo Vieri, che messo da parte la mise tamarra, in giacca e cravatta, riceve tenere effusioni dalla sua nuova fiamma. Lei gli soffia sul viso e lui pare dimenticare per un momento l’importanza del match.
81′ secondo cambio per l’Italia: fuori un esausto Eder, spazio a Lorenzo Insigne. Ultimo invece per la Spagna Aduriz, non al meglio lascia il posto a Pedro. Ultima mossa di Antonio Conte, che pensa a coprirsi un po’: in campo Darmian al posto di Florenzi. Primo bello spunto del folletto napoletano, che scalda i guantoni a De Gea.
Miracolo di Buffon al 89′. Conte si infuria perchè era stata un’ingenuità di Barzagli a mettere Pique davanti al numero uno azzurro. Si soffre quando mancano solo i 4 minuti di recupero.
Goooooollll! Graziano Pellè, l’uomo del 91′, chiude i conti sfruttando un cros sporco di Matteo Darmian. Allibito Del Bosque, in estasi Antonio Conte che si arrampica sulla panchina per esultare!
Finisce qui. L’Italia vince 2-0, ora sotto con la Germania. Dopo il ct Antonio Conte, arriva il momento di Gigi Buffon, che si arrampica sulla traversa, agli occhi degli altri possiamo sembrare una bella squadra di scimmie. Intanto il nostro commissario tecnico si presenta all’intervista post-gara con un fiatone che fa invidia ad un vero maratoneta.