{module Pubblicità dentro articolo}
Mentre attendiamo che le squadre scendano in campo, vi anticipiamo che i nostri Azzurri, questa sera giocano alla presenza delle mogli e delle fidanzate che fanno il tifo per loro nello stadio di Bordeaux. Tutte insieme appassionatamente hanno affittato un charter che le ha portate in Francia per assaporare da vicino le emozioni del match dei match. Non manca naturalmente la moglie del CT Antonio Conte che non ha mai perso un incontro.
La signora, prima dell’incontro, rilascia una mini-intervista a Rai1 in cui si dichiara particolarmente emozionata. Indossa la maglia dell’Italia. Sugli spalti ottomila tedeschi e cinquemila italiani. Nella nostra squadra ci sono sette giocatori ammoniti: il che rende ancor più difficile il compito dei ragazzi di Conte.
Un lungo applauso ricorda le vittime innocenti di Dacca. Boaten si allaccia le scarpe mentre gli altri applaudono. Poi si vede Antonio Conte abbracciato dal suo vice Oriali che lo abbraccia, gli dice qualcosa che riesce a strappargli un sorriso. Ed ecco gli inni nazionali.
Si inizia! I tedeschi dominano già dopo i primi minuti. Il possesso di palla è tutto loro. La Germania, in questo Euro 2016 ha avuto il maggiore posesso di palla: il 69%. Ma i nostri riscono a strappare un calcio d’angolo, lo batte Florenzi. Nulla di fatto.
In tribuna c’è Gianni Rivera. Si profila un pressing dell’Italia ma i nostri giocano troppo alto. Dura poco. Arriva un calcio d’angolo per la Germania allontanato da Bonucci. Kedira accusa uno strappo muscolare, ma rientra subito in campo per poi chiedere il cambio: non ce la fa. Il centrocampista della Juventus Schweinsteiger subentra al suo posto.
Anche nella telecronaca i toni sono smorzati: c’è una marcia in meno, questa sera su tutti.
Intanto l’Italia soffre: Antonio Conte mostra chiaramente di non essere soddisfatto. E si sente dagli spalti qualche incitamento: Italia- Italia!
Adesso si vede Eder colpito, involontariamente da Boateng. Punizione (tardiva, perchè l’arbitro la decreta in ritardo) per l’Italia.
La squadra sembra svegliarsi dal letargo. Ma non basta. Antonio Conte, allora, dà delle indicazioni che sembrano sortire un buon effetto: la squadra cerca di scrollarsi di dosso un sacro timore verso gli avversari. La verità è che finora non è stata fatta alcuna azione degna di tal nome.
Due tiri in porta della Germania: nulla di fatto. Bella occasione per l’Italia: su suggerimento di Bonucci ci prova Giaccherini quasi a porta vuota. Ma il pallone è fuori.
Finito il primo tempo. Punteggio di parità tra le due squadre.
Dopo l’intervallo si ricomincia. Poche le immagini della regia sugli spalti. Nessun cambio nella nostra squadra. Le due squadre continuano ancora come a studiarsi. I tedeschi dominano in altezza. E tutti si lanciano nella metà campo italiana. Pericolo per l’Italia: Florenzi toglie letteralmente il pallone dalla porta. Ve la immaginate la delusione di Angela Merkel?
Amminito De Sciglio: è il secondo cartellino giallo, non giocherà il prossimo turno (se ci sarà). Ammonito anche Parolo: Antonio Conte è letteralmente inviperito. Il giallo è il colore predominante tra la squadra: nove ammoniti stanno in campo. Sembra un thriller.
Ed ecco il goal della Germania: manda in rete Ozil. E noi da gialli diventiamo neri… di rabbia. Miracolo di Buffon su un secondo tiro della Germania. Conte è fuori di se: chiede di cambiare tattica. Abbracci spercicati
I nostri sono frastornati. Non riescono a trovare spazio nella organizzatissima difesa tedesca.
Ed invece ecco la sorpresa. Rigore per l’Italia. Bonucci insacca senza incertezze. Leonardo Bonucci segna il suo quarto goal in nazionale dinanzi a tutta la sua famiglia. Ci ha tenuto, il giocatore, a non sfigurare dinanzi ai suoi.
Una curiosità: la squadra italiana ha corso in media 10 km e mezzo. Florenzi ha suoerato tutti: ha nelle gambe undici chilometri di corsa. E’ il momento di uscire: al suo posto Darmian che proverà ad eguagliare il suo primato.
Illusione ottica su un tiro di De Sciglio, ma è fuori. Amminito Hummless. Tensione che si taglia con un coltello. Finito il secondo tempo. Si va ai supplementari.
E subito ecco l’ammonizione a Pellè. Il primo tempo supplementare mostra che i tedeschi si stanno innervosendo. E si iniziano ad avvertire segni di stancheza da ambo le parti. I telecronisti lo notano e sottolineano: hanno finito la benzina.
Finito il primo tempo supplementare. Insigne che stava per entrare al posto di Eder viene richiamato all’ultimo momento da Conte. Ma il giocatore non ce la fa ed esce definitivamente.
Pericolo per la porta di Buffon. Il secondo tempo supplementare non ha mostrato molte novità. Brividi per tutta la durata. Si deve sempre siffrire con la Germania.
Adesso si va ai rigori. E la sofferenza aumenta. Si scelgono cinque rigoristi. Antonio Conte bacia in fronte Buffon: quansi ad affidarsi a lui.
Lorenzo Insinne tira per primo: dentro.
Scusate ma non siamo riusciti a seguire tutti i rigori. Troppo al cardiopalma, troppe emozioni. Nove rigori sono troppi anche per noi. Non siamo riusciti a passare.
L’Italia esce dall’Europeo a testa alta.