L’Italia arriva di slancio al confronto, dopo due vittorie contro Australia (1-2) e Giamaica (5-0) che le hanno garantito 6 punti e il passaggio agli ottavi di finale con una giornata di anticipo.
Ma la partita di questa sera sarà ugualmente importante. Una vittoria garantirebbe alla Nazionale italiana il passaggio del turno al primo posto, grazie al quale giocherebbe gli ottavi contro Cina o Nigeria. Avversarie più abbordabili di Norvegia, Germania e Francia, a cui si troverebbe di fronte in caso di sconfitta dcon tanti gol di scarto e contemporanea vittoria dell’Australia.
La formazione brasiliana non è considerata tra le più forti ai Mondiali, ma tra le sue fila ha giocatrici di talento come l’attaccante Marta Da Silva, nominata più volte ‘Migliore calciatrice al mondo’.
Potrebbe essere l’occasione giusta per tenere alto il ritmo ed alimentare ancora di più l’entusiasmo e la fiducia in vista della fase finale.
Per le calciatrici allenate da Milena Bertolini, quello francese si sta rivelando un mondiale ben al di sopra delle aspettative. L’Italia partecipa alla competizione dopo essere stata assente per molte delle sette edizioni precedenti e il suo percorso sembrava proibitivo, visto che la prima partita si giocava con l’Australia, tra le più forti nazionali al mondo. Nelle prime due uscite, al contrario, ha dimostrato di poter competere ad ottimi livelli.
Un riscontro sportivo a cui fa eco un seguito in decisa crescita tra i tifosi. Rai e Sky hanno organizzato una copertura senza eguali per un Mondiale femminile – comunque inferiore all’impegno profuso per quello maschile, specie nel caso della tv pubblica – ottenendo ottimi risultati dai dati Auditel.
Un’attenzione in evidente ascesa anche nel dibattito pubblico. Dalle discussioni sui social network alle pagine dei giornali, le ragazze della Nazionale hanno raggiunto una centralità insperata fino a pochi anni fa.
Le calciatrici se la sono guadagnata dimostrando sul campo di saper giocare un calcio di livello, coinvolgente ed emozionante quanto quello dei colleghi uomini, nonostante il movimento femminile abbia ancora bisogno di tempo per sviluppare progetti tecnici più strutturati, frenati a lungo dagli scarsi investimenti.
Restano da risolvere questioni come l’equiparazione degli ingaggi delle calciatrici a quelli dei calciatori. Non sono poche le calciatrici ad aver raccontato di essere state costrette a cambiare lavoro, perché pagate pochissimo anche da professioniste.
Inoltre, all’aumento dell’attenzione non è ancora corrisposto un racconto del tutto rispettoso delle specificità del calcio femminile e delle differenze di genere. Errori più o meno grossolani si leggono sui giornali e si ascoltano anche durante le telecronache, mentre tra i tifosi si sentono ancora considerazioni decisamente maschiliste e denigratorie.
La certezza, però, è che le calciatrici della Nazionale femminile stanno agguantando passo dopo passo quanto dovuto. Anche a suon di vittorie.
Solo un anno fa, la nazionale maschile ha mancato la qualificazione ai Mondiali ed ha vissuto uno dei suoi drammi sportivi più grandi di sempre. Dodici mesi dopo, quella femminile si è già garantita gli ottavi di finale, con prospettive lusinghiere anche per la fase finale.
Per buona pace di commentatori – come l‘ex calciatore Fulvio Collovati, sospeso per due settimane dalla Rai dopo aver detto di avere il voltasomaco ogni volte che sentie parlare di tattica le donne – che continuano a denigrare un movimento calcistico giovane ma in crescita costante.
C’è da scommettere che anche loro, questa sera, non riusciranno a far altro che prendere il telecomando per sintonizzarsi su Rai1 e tifare l’Italia.