Lo spettacolo sarà curato dal Produttore Marco Balich – specialista delle cerimonie inaugurali – insieme a Lida Catelli e sarà centrato su due elementi principali: una grossa “U” (che sta per “Universiadi”, ma anche a simboleggiare il Golfo di Napoli che accoglie gli atleti) e la sirena Partenope, fondatrice della città.
Alle coreografie e ai numeri della cerimonia penseranno circa 800 performers e 500 volontari per circa due ore e mezza, con la conclusione affidata ad un concerto di Andrea Bocelli. Tra gli ospiti, Malika Ayane, i rapper Livio Cori e Anastasio, l’attrice Iaia Forte, il cantante Andrea D’Alessio e il Coro del Teatro Verdi di Salerno.
Ma l’attenzione sarà focalizzata – e non potrebbe essere altrimenti – anche sui tanti ospiti sportivi annunciati. Alcuni nomi sono ancora top secret, però possiamo già parlare della presenza di Pino Maddaloni (olimpionico di judo) insieme al padre Giovanni Maddaloni e a tutti i judoisti della palestra di Scampia, di quella di Bebe Vio, della grande apneista Maria Felicia Carraturo (nei panni della sirena Partenope), di Giuseppe Abbagnale e Sara Simeoni, di Lorenzo Insigne e Alex Meret del Napoli.
La torcia delle Universiadi è partita ieri pomeriggio per un breve giro di Napoli e dintorni, dalle mani del Sindaco Luigi De Magistris, mentre l’ultimo tedoforo sarà Oleg Matyrsin – Presidente della FISU, Federazione Internazionale degli Sport Universitari.
In tribuna d’onore ci saranno le autorità delle grandi occasioni. Oltre al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Sindaco De Magistris, ci saranno il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, il Vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca e il Presidente del CONI Giovanni Malagò. Oltre a loro, presenzieranno 13 Ambasciatori, 27 Consoli, e 28 tra Ministri e Viceministri stranieri.
Seguiamo insieme la diretta della cerimonia d’apertura delle Universiadi di Napoli 2019.
Conducono la diretta televisiva della cerimonia d’apertura Alberto Rimedio, Carlo Verna e Fatima Trotta. Sarà uno spettacolo incentrato sul tema dell’accoglienza e sul contrasto tra l’acqua del mare e il fuoco del Vesuvio.
La prima immagine suggestiva è quella dell’apneista Maria Felicia Carraturo nei panni della sirena Partenope.
Segue il breve discorso introduttivo – poche decine di secondi – del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Lo accolgono i fischi del San Paolo, seguiti, però, da un applauso che lo accompagna alla conclusione.
L’Algeria apre la sfilata delle squadre protagoniste delle Universiadi di Napoli 2019, seguita dall’Argentina. In tutto, saranno 118 i Paesi impegnati nelle competizioni, con circa 8mila atleti a gareggiare in 18 discipline nei 13 giorni di gare.
La formazione argentina mostra al pubblico del San Paolo la maglia numero 10 di Diego Armando Maradona. Un calciatore che a Napoli ha lasciato ricordi indelebili e (forse) ineguagliabili. Il gesto viene accolto dall’ovazione del pubblico napoletano.
Ciascuna squadra è introdotta da un cartello con i lnome dello Stato mostrato da un migrante. La scelta nasce dalla volontà di mettere il tema dell’accoglienza al centro della manifestazione: ciascun migrante ricorda – per usare le parole degli organizzatori – che “Siamo tutti migranti e parte dello stesso mondo”.
La rappresentativa del Botswana, nel frattempo, scegli di presentrsi in maniera simpatica, facendo flessioni e stretching, come se fosse in una sessione di allenamento.
Scatenati gli atleti del Canada, tra cui ci sono non pochi nomi interessanti in prospettiva, al di là delle Universiadi.
Prima di loro, il Brasile ha deciso di omaggiare la tradizine pizzaiola napoletana, in uno slancio alquanto stereotipato ma decisamente amichevole.
La Cina, intanto, fa il suo ingresso con ben 198 atleti, una delle squadre più rappresentate in termini assoluti a queste Universiadi di Napoli 2019.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella applaude compiaciuto la sfilata, mentre il San Paolo va via via riempiendosi delle rappresentsative nazionali.
Assente l’Afghanistan, che, purtroppo, non è riuscito ad inviare una sua rappresentativa. Le difficili condizioni nell’ex Repubblica sovietica non consentono ancora un sostentamento tale alle attività sportive da garantire la partecipazione alle Universiadi. A 18 anni dall’attacco staunitense, le cose faticano a migliorare in maniera decisa.
Il pubblico del San Paolo torna ad infiammarsi per la delegazione del Regno di Eswatini – prima denominato Swatziland, situato tra Moazambico e Sudafrica – per via di una portabandiera particolarmente bella. Si poteva fare di meglio…
La Francia, introdotta da una breve performance di Livio Cori, si presenta in passerella con un mega-selfie di squadra. In generale, c’è un clima di festa che rende gioiosa la sfilata. Unico neo, gli accenni di fischi per alcune rappresentative, come quella francese e tedesca.
Prima dell’inizio della cerimonia – rifererisce il telecronista Alberto Rimedio – il Presidente Sergio Mattarella ha incontrato la piccola Noemi, 4 anni, ferita in Piazza Nazionale a Napoli il 3 maggio scorso, durante una sparatoria. L’11 giugno è tornata a casa dopo una convalescenza difficile che ha tenuto in apprensione tutta Italia.
L’avvicendamento delle squadre porta l’esigua delegazione palestinese a seguire di poco quella israeliana, quasi ad evidenziare la capacità dello sport di andare oltre conflitti decennali. Ma è sempre necessario non dimenticare che lo scontro tra i due Stati è più vivo che mai.
La Corea del Sud, da parte sua, entra al San Paolo con più di 220 atleti, una delle delegazioni più numerose. In contrasto con la delegazioni della Libia, il paese meno rappresentato – per via della guerra civile seguita alla caduta di Gheddafi ad opera dei paesi occidentali nel 2011 – insieme a Malawi e al Principato di Monaco con un solo un atleta.
Per inciso, bisogna ricordare che alcuni tra i nomi più importanti del nuoto contemporaneo – da Federica Pellegrini a Gregorio Paltrinieri, passando per decine di altri atleti – sono passati per grandi vittorie alla Universiadi. Basti ricordare i record di Pietro Mennea alle Universiadi di Città del Messico del 1979. A sottolineare come questi giochi, poco conosciuti dal grande pubblico, possano essere particolarmente interessanti in fatto di talento da mostrare.
Mentre continuano a susseguirsi gli atleti verso la “U” al centro del terreno di gioco del San Paolo, il Cardinale Crescenzio Sepe – Arcivescovo di Napoli – e il Presidente dell repubblica Sergio Mattarella, parlano in tribuna d’onore.
In questa fase, a intrattenere il San Paolo è Carmen Pierri. Si tratta di una giovanissima cantante campana, recentemente vincitrice di The voice of Italy 6 nel Team di Gigi D’Alessio. Canta “Verso il mare”, in un ulteriore omaggio alle acque del Mar Tirreno che tanto danno a Napoli.
Trattandosi di Universiadi, è importante ricordare come l’Università Federico II fu la prima università pubblica italiana, alcuni anni dopo la fondazione nel 1824, voluta da Federico II di Svevia. Esisteva già quella di Bologna, ma non poteva essere considerata propriamente pubblica.
Con 11 atleti, Trinidad e Tobago avvia la fase finale della sfilata, che si chiuderà con l’ingresso dell’Italia.
Con 271 atleti, gli USA sono i terzi più rappresentati a queste Universiadi di Napoli 2019, dopo Italia e Giappone. Entrano sulle note di Tullio De Piscopo.
Curioso il caso del Vietnam: non avrà atleti in gara, ma ha deciso comunque di inviare una rappresentanza a questa cerimonia augurale.
Ed ecco l’Italia: 303 atlete e atleti (rappresentanza più numerosa in assoluto) capitanati dalla portabandiera Ilaria Cusinato, grande promessa del nuoto che già dopo queste Universiadi entrerà nel team nazionale di nuoto.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si alza ad appludire i nostri atleti sulle note di “Gloria” di Umberto Tozzi.
Italia che ha inventato le Universiadi nel 1959 grazie a Primo Nebbioli ed ha ospitato ben 11 edizioni dei giochi. È quella ad averne ospitati di più.
I fuochi d’artificio intorno al San Paolo, intanto, aprono la fase finale della cerimonia d’apertura.
Ed è Malika Ayane a cantare “L’italiano” di Toto Cutugno in apertura.
Bebe Vio porta il tricolore italiano all’interno del San Paolo.
Mentre sono i Corazzieri ad issarla,sospinti dal coro di tutto il San Paolo durante il nostro inno nazionale.
“Made in Naples” e la maschera di Pulcinella aprono lo spettacolo vero e proprio di questa cerimonia.
Poi fa la sua irruzione Totò, tramite una rivisitazione di “Zuoccole, tammorre e femmene” ad opera dell’attrice Iaia Forte.
Segue un omaggio al “Tomba del tuffatore” di Paestum, uno dei massimi esempi di pittura greca rinvenuti nel sito archeologico campano.
Ora parla il Governatore delle Regione Campania, Vincenzo De Luca. Oltre alle parole di benvenuto, ci tiene a salutare la piccola Noemi – già omaggiata in precedenza – e a mettere in risalto la capacità della Regione Campania di organizzare un evento come questo.
Viene accolto da sonori fischi, che via via si trasformano in applausi, con addirittura un’ovazione sul finale, quando esalta le qualità di Napoli e della Campania.
Chiude le dichiarazioni di rito Olega Martytsin, Presidente della FISU – Federazione Internazionale degli Sport Universitari.
Da parte sua, un discorso sui valori dello sport, su quanto le singole discipline siano in grado di insegnare al di là delle vittorie o delle sconfitte. Il suo discorso motivazionale sulla lealtà nella sfida e sugli insegnamenti sportivi in fatto di rispetto reciproco, viene accolto dagli applausi del San Paolo.
Poi va in onda il video-messaggio augurale di Thomas Bach, Presidente del Comitato Olimpico Internazionale. Ci tiene a rimarcare l’importanza di festaggiare il 60° anniversario delle Universiadi nel Paese in cui sono nate, cioè in Italia.
Subito dopo, il via ufficiale alle Universiadi di Napoli 2019 viene dato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con formula di rito.
Infine, sono alcuni ricercatori e sportivi universitari, insieme agli allievi della Scuola Militare “Nunziatella” – la più antica del mondo – ad issare la bandiesa della FISU sulle note dell’inno della stessa Federazione.
Il giuramento degli atleti e dei Giudici e atleti apre la fase finale della cerimonia.
Quella in cui i judoisti della palestra Maddaloni di Scampia – la stessa da cui proviene Giuseppe Maddaloni (olimpionico di judo) – e le rappresentanze delle 18 discipline in competizione alle Universiadi di Napoli 2019 si presentano in maniera spettacolare.
Un momento intervallato dalla rivisitazione di “Another brick in the wall” dei Pink Floyd da parte di Anastasio, il rapper protagonista dell’ultima edizione di X Factor.
Poi arriva la fiaccola olimpica. Un video ripercorre il percorso della fiamma, da Losanna ai luoghi simbolo dell’Europa, fino ad Assisi – città della pace – Roma, Matera e i capoluoghi di provincia campani.
Gli ultimi tedofori sono Pino Maddaoloni (medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sidney) e il fratello Marco, lo schermidore Diego Occhiuzzi, la giovane ginnasta Carlotta Ferlito, Alex Meret (portiere di calcio del Napoli e della Nazionale, accolto da un’ovazione) e Lorenzo Insigne (capitano del Napoli) che entra con la maglia numero 10 della Nazionale italiana.
È lui a calciare la “palla infuocoata” che accende il braciere delle Universiadi, sotto forma di un Vesuvio stilizzato.
Chiude la serata Andrea Bocelli, che canta con 100 elementi del Coro del Teatro Verdi di Salerno, accompagnato anche dal flautista Andrea Griminelli.
Cantano “Funiculì funiculà”, un grande classico.
Segue “Follow me”, il brano cantato da Andrea Bocelli insieme al figlio, Matteo. Canzone con cui sta cercando in tutti i modi di lanciare Matteo come suo erede.
Lo sta portando in giro in tutti i maggiori eventi del mondo, pur di raggiungere il suo obiettivo. E in parte ci sta riuscendo, visto il buon successo della canzone.
Chiude un’ultima esortazione agli atleti: il “Nessun dorma” di Giacomo Puccini.
Con la potente esecuzione di Andrea Bocelli si chiude la cerimonia d’apertura delle Universiadi di Napoli 2019.