Le tre sberle rimediate in Spagna avranno inciso sul morale della nostra Nazionale? Giampiero Ventura si augura di no, ma la lezione di calcio rimediata al “Santiago Bernabeu” di Madrid deve far riflettere. Finora il nuovo corso azzurro inaugurato dall’ex tecnico del Torino non aveva conosciuto sconfitte, se non quella indolore con la Francia per 3-1 in amichevole a Bari a settembre 2016. Quella fragorosa contro la selezione iberica ha destato non poche perplessità, tecniche e tattiche, nei confronti di una squadra che ancora deve fare molta strada per diventare grande.
Il percorso per arrivare in Russia ora è più irto di ostacoli, data il probabilissimo secondo posto nel gruppo G che condannerà l’Italia agli spareggi. Al termine del torneo di qualificazione mancano, compresa quella odierna, tre gare: è necessario, quindi, blindare la seconda piazza che garantirebbe l’accesso ai play-off. Per questo diventa fondamentale conquistare i 3 punti già dal match contro la nazionale asiatica, avversario non certo impossibile da battere e attualmente quarto in classifica con 9 punti.
Il ct azzurro questa sera ha qualche problema in più: dovrà fare a meno dello squalificato Bonucci e degli infortunati Chiellini e Spinazzola, quest’ultimo uscito dolorante dal Bernabeu. L’emergenza difensiva ha spinto Ventura a convocare d’urgenza Davide Zappacosta, ingaggiato proprio al termine del calciomercato estivo dal Chelsea di Antonio Conte.
Il match d’andata, giocato esattamente un anno fa ad Haifa, ha visto l’Italia battere in trasferta Israele per 3-1. Per i nostri colori andarono a segno Pellè, Candreva ed Immobile. Inutile la rete del 2-1 firmata da Ben Chaim. I precedenti incontri tra le due nazionali, prima della partita di andata, erano soltanto 3: due vittorie italiane ed un pareggio. I due successi risalgono entrambi al 1961: anche in quel caso ci si giocava la partecipazione al mondiale dell’anno successivo e gli azzurri vinsero 4-2 a Tel Aviv e dilagarono a Torino con un 6-0 senza appello. All’11 giugno del 1970, invece, durante i mondiali in Messico, risale l’unico pari: 0-0.
Ancora un 4-2-4 per Giampiero Ventura, che dovrebbe schierare questa formazione: Buffon; Conti, Barzagli, Astori, Darmian; De Rossi, Verratti; Candreva, Belotti, Immobile, Insigne.
Il ct isrealiano Levy dovrebbe optare per i seguenti 11, organizzati in un 4-4-2: Goresh; Dasa, Tzedek, Tibi, Tawatha; Refaelov, Golasa, Cohen, Natcho; Einbinder, Sahar
Dirigerà il match il fischietto francese Benoit Bastien.