L’annata calcistica 2018/2019 è iniziata: riparte il campionato di Serie A e stanno per entrare nel vivo le principali competizioni europee, la Champions League e l’Europa League. Sky trasmetterà in esclusiva le partite dei due principali tornei continentali, questione diversa invece per la Serie A: 266 gli incontri trasmessi in esclusiva, così come lo saranno 16 sui 20 big match di campionato. Infine, saranno 7 le partite in onda su Sky per ogni giornata.
Lo spot proposto dall’emittente satellitare preferisce puntare principalmente sul campionato di massima divisione. E si punta sul concetto – stereotipo (riproposto in tante salse in tv) secondo cui gli italiani sono follemente innamorati del pallone, per il quale farebbero di tutto. A cominciare dal piantare, con una scusa, un canonico pranzo di famiglia. Lo si vede nella prima scena, in cui un uomo si alza dalla tavola mentre vede un ragazzo, probabilmente un parente, sgattaiolare fuori dalla porta di casa con un divano. Ben presto lo segue e arriva in strada: l’orda di persone che corre verso una stessa direzione è imponente. Ognuno porta con una sedia o trascina un divano, provvisto al contempo di sciarpe o maglie della propria squadra del cuore.
Questo enorme movimento nasce non solo in contesti cittadini, ma anche nelle viuzze di un paesino, un tipico borgo medioevale come i tanti presenti nel Belpaese. In questo “tumulto sportivo”, scorgiamo anche dei volti noti dell’emittente che fungono evidentemente da richiamo per gli abbonati e i potenziali acquirenti dei pacchetti calcistici di Sky: ecco Ilaria d’Amico che per correre è costretta a togliere le scarpe con il tacco; Andrea Pirlo, comodamente sdraiato su un divano sospinto da tifosi entusiasti. Infine, il Genny Savastano di Gomorra, Salvatore Esposito: è in auto e indossa la maglia del Napoli, sua squadra del cuore, ma a causa della tanta gente che invade la strada non può andare avanti. E così, senza alcun problema, l’attore partenopeo stacca un sedile dalla sua auto e si mette in marcia verso il luogo dove tutti stanno convergendo.
Il posto è ovviamente uno stadio, popolato fino all’inverosimile, zeppo di sedie, divani e cuscini portati da una platea trasversale di tifosi, senza distinzioni di colori o bandiere. Tutti sono pronti ad assistere allo spettacolo del calcio, ospitato dal rettangolo verde ma soprattutto immortalato dalle telecamere di Sky e raccontato dai suoi principali volti/voci, come quella di Fabio Caressa che chiude la réclame.
Il senso dello spot, alla luce della sua composizione, si ricollega al valore unificante che può avere il calcio per i nostri connazionali, per molti una vera e propria “religione”. Il pallone è quindi strumento per condividere momenti di divertimento e svago dalla routine quotidiana o settimanale: in questo senso, Sky vuole quindi proporsi in primo luogo come il canale (non solo in senso strettamente televisivo) capace di mettere in contatto la gente con il loro sport preferito, ma soprattutto cercare mantenere forte il suo appeal nei confronti della sua clientela reale e potenziale attraverso una comunicazione pubblicitaria visivamente d’impatto e dal semplice significato.