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È tornato in tv lo spot dedicato al Buondì Motta con un’assistente vocale di nome Enza. La pubblicità è trasmessa da tutte le reti pubbliche, private, comprese le digitali e le satellitari. Dopo gli altri messaggi andati in onda negli anni scorsi, alcuni dei quali hanno anche suscitato polemiche, Motta ci riprova con réclame aggiornate ai tempi moderni.
Complessivamente i telespettatori stanno assistendo a tre mini spot che hanno al centro dell’attenzione Enza la deficienza artificiale. Si tratta di una parodia delle cosiddette intelligenze artificiali, quali Alexa di Amazon e Nest di Google.
L’assistente virtuale è entrato nelle case degli italiani, diventando un vero e proprio accessorio di cui non si può fare più a meno. Alexa e Google fanno parte oramai della quotidianità e incidono in maniera determinante sulle scelte quotidiane.
Spot in Tv Buondì Enza – il racconto dello spot
Il primo nuovo spot Buondì Motta è una sorta di sequel della pubblicità precedente, caratterizzata dalla caduta di un asteroide che distruggeva tutta la famiglia protagonista ad eccezione della bambina. Da allora il tempo è passato, ma la colazione golosa e leggera a base di Buondì Motta è sempre attuale sulle tavole degli italiani. Questo naturalmente è il messaggio che i creatori della réclame vogliono veicolare.
Nelle immagini dello spot della durata di 15 secondi, una famigliola italiana abbastanza giovane consuma la prima colazione in giardino. Un ampio tavolo accoglie la madre, il padre e due ragazzini di età compresa tra i 9 e gli 11 anni.
Al centro, in primo piano, si trova Enza, la deficienza artificiale in grado di prendere iniziative autonome e di condizionare la giornata della famigliola fin dal mattino.
La colazione di Buondì sabotata da Enza nello spot in tv
L’immagine è idilliaca e sembra rimandare alla zuccherosa famigliola del Mulino Bianco. Ma presto se ne discosta. I genitori ed i figli gustano il Buondì Motta, protagonista in tavola. Merendine singole ed un pacco – confezione fanno intendere che il consumo del prodotto sarà elevato.
Ma ecco che interviene Enza la deficienza artificiale. Con tono duro, quasi provocatorio, si rivolge alla famiglia dicendo: «una colazione golosa e leggera? Spiegatemi o farete la fine della famiglia dell’asteroide!». A questo punto appare l’immagine della bimba la cui famiglia fu completamente sepolta dall’asteroide precipitato sulla terra, perché la madre non credeva all’esistenza della colazione golosa e leggera.
Enza semina il panico. I bimbi gridano spaventati: «mamma mamma!». Il padre nel frattempo impone di nascondersi sotto al tavolo. Mentre i componenti della famiglia si affrettano ad eseguire l’ordine, ognuno cerca di accaparrarsi il Buondì Motta..
Ma ecco la voce di Enza che, prendendosi gioco della famiglia, dice compiaciuta: «scherzone! ha ha ha». Il padre lancia un tovagliolo sul tavolo in segno di dispetto. Ben consapevole, però, di non poter interferire con la famigerata Enza. I bimbi invece continuano a ripetere, «ma è una colazione leggera è golosa».
A questo punto appare l’immagine finale con il claim dello spot: «la colazione golosa e leggera a prova di deficienza artificiale».
L’analisi dello spot
Il Buondì Motta ha cambiato radicalmente il modo di comunicare con i consumatori. La famiglia televisiva italiana non è più quella del Mulino Bianco. È profondamente cambiata, si è adeguata ai tempi moderni e naturalmente alle nuove tecnologie.
Questo è il motivo fondamentale per il quale sul tavolo della colazione, in bella presenza, c’è la cosiddetta intelligenza artificiale che si permette di fare uno scherzo, assolutamente di cattivo gusto, alla famigliola intenta a gustare la colazione golosa e leggera.
Da notare l’ambientazione molto curata e ricercata, ma nello stesso tempo accessibile e non sofisticata. Sul tavolo ci sono delle tovagliette per la colazione, vi spicca una brocca con succo d’arancia, la macchinetta del caffè, tazze che contengono latte e altri piccoli particolari. Tutto è preparato in funzione della glorificazione della colazione golosa e leggera.
Questo spot si può considerare una sorta di sequel del precedente che aveva distrutto la piccola famigliola con l’asteroide. Ci sono però delle apparenti ingenuità che, invece, assumono un significato ironico e canzonatorio. E ne amplificato l’appeal.
L’ironia si manifesta in due modelli di comportamento. Da una parte c’è l’invadenza di Enza che incute terrore alla famigliola. Segno evidente di quanto le nuove tecnologie potranno incidere sul futuro, magari con algoritmi che sfuggono ad una corretta programmazione.
Dall’altra c’è la semplicità di una famiglia che si nasconde sotto un tavolo leggerissimo sperando di salvarsi dal temibile asteroide.
Gli altri due spot con Enza
Esistono anche altri due spot che non menzionano l’asteroide. Ma sono egualmente condizionati dall’ingombrante deficienza artificiale che ancora una volta vuole imporre il proprio algoritmo.