La nuova pubblicità della pasta De Cecco con l’attore turco Can Yaman è in rotazione su tutte le reti televisive. La regia è di Ferzan Ozpetek e il numero totale degli spot è quattro. Per adesso è on air soltanto uno, il primo, dedicato alla pasta di semola. Gli altri, fruibili successivamente, sono dedicati alle versioni integrale, ai cereali e al farro.
Spot De Cecco con Can Yaman, analisi e riflessioni
Intanto la prima pubblicità sembra il sequel delle precedenti di cui è stata testimone unica Claudia Gerini. L’attrice, divenuta oramai una speciale conoscitrice del pastificio, continua a decantarne le lodi attraverso visite negli stessi stabilimenti dove si produce la pasta nei vari formati. E ripropone un format dejà vu in un trionfo di ricette, di delikatessen culinarie e di differenti ingredienti, degni di un prestigioso cooking show. Ma il principale ingrediente che compare nello spot è il pacco di spaghetti, indispensabile per la preparazione della pasta alla carbonara che Ozpetek ha scelto come primo, simbolico, piatto.
Ed è su questo aspetto fondamentale che punta la nuova pubblicità: suscitare la golosità anche di chi non conosce la De Cecco mostrando la propria devozione al marchio. Allora niente di meglio, per la Gerini, che tirar fuori dalla propria borsetta, custodito come un cimelio preziosissimo, quel pacchetto di pasta e mostrarlo al cameriere del ristorante. Lo avete, questo? chiede con sollecitudine. Ma ecco che gli spaghetti parlano anche a qualcun altro. Ai vicini di tavolo. Ad uno in particolare. Un giovanottone che guarda con attenzione e curiosità la scena in atto sotto i suoi occhi e che non si ferma soltanto a coccolare con gli occhi il pacchetto di pasta. E’ lui, il dio greco del momento: Can Yaman.
Lo spot, infatti, grazie alla maestria di Ozpetek è un perfetto mix di sensualità coniugata anche in chiave culinaria. Quel dito posto sulla guancia di Yaman, nell’elementare gesto che si fa ai bambini per intendere “Che buono”, non indica solo la bontà della pasta e le lodi che ne sta tessendo la Gerini. M è anche un esplicito simbolo di un malizioso erotismo, una sorta di gioco di specchi che rimanda dal gusto del palato al gusto dell’innamoramento e della seduzione.
E questo aspetto è davvero notevole. Ozpetek ha giocato proprio sull’appeal e sulla fisicità dell’attore di cui però i telespettatori vedono soltanto il mezzo busto essendo seduto al tavolo del Ristorante. Ma non c’è bisogno di altro perché Yaman con il suo prorompente aspetto è oramai un punto fisso nell’immaginario dei suoi fan. Ed il gioco della seduzione, del dico non dico, del “che buono, prova ad assaggiare” è sempre al centro della mini storia raccontata.
La presenza di Can Yaman
In effetti la presenza di Can Yaman dovrebbe rappresentare un valore aggiunto allo spot che, nella seconda fase riprende gli schemi di quello del passato. Il giro nel pastificio della Gerini, la profonda consapevolezza di descrivere la miglior pasta, evocano atmosfere del passato nelle quali la Gerini era da sola.
La presenza di Yaman, insomma, pur nella pienezza della sua valenza spettacolare, appare alquanto riduttiva. Un gesto, un sorriso, un ammiccare languido sia per la bontà della pasta che ancora deve assaggiare sia per il fascino della Gerini che gliela propone. Volete anche voi? fa capire l’attrice al suo vicino di tavolo il quale è accompagnato da una presenza femminile che passa del tutto inosservata. Quasi fosse un accessorio, un pendant.
Perché la pubblicità è fondata su un triangolo amoroso, composto con tre protagonisti: il pacchetto di pasta, la Gerini e Yaman. E nessuno verrà sacrificato, anzi il cosiddetto terzo incomodo, la pasta, prevale in un racconto che alla fine può anche apparire gradevole. Ma, sinceramente, da un artista come Ozpetek ci si attendeva un’idea creativa più solida e originale.
O forse l’azienda non ha voluto allontanarsi molto dallo schema precedente ed ha inserito Yaman quasi come un elemento decorativo.
La classica ciliegina sulla torta, o meglio sul piatto di carbonara, rigorosamente De Cecco, of course come recita il claim dello spot.
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