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Stanno andando in onda sulle principali reti televisive i primi Spot di Deghi, con testimonial Al Bano. La campagna pubblicitaria è diretta da Carlo Arturo Sigon.
Deghi, presentazione dello spot
Deghi è un’azienda e-commerce nata in Puglia nel 2009. E’ specializzata nell’arredamento di interni, bagni e giardini. E’ stata fondata da un gruppo di giovani che in pochi anni sono riusciti ad espandere la propria impresa arrivando a 200 dipendenti e 42 mila m² di magazzino.
Con il claim Se non Deghi non ci credi l’azienda ha scelto di puntare sui propri punti forza. Oltre ad offrire prezzi competitivi, propone ai clienti una cospicua varietà di articoli da acquistare. Fornisce inoltre anche il servizio di pronta consegna.
Negli ultimi anni il mercato ha subito numerose trasformazioni ed è cambiato il modo, da parte dei clienti, di effettuare gli acquisti. Oggi infatti non è più necessario recarsi in un negozio fisico perché si può acquistare facilmente on line attraverso il proprio smartphone.
Lo spot si rivolge a differenti target, dalle famiglie che desiderano rinnovare l’arredamento, ai giovani che hanno bisogno dell’occorrente indispensabile per ammobiliare la prima casa. Ma si tiene conto anche delle esigenze della popolazione meno giovane che supera gli ostacoli delle nuove tecnologie grazie al servizio di assistenza telefonica.
Gli acquisti on line inoltre sono notevolmente aumentati durante la pandemia, in quanto era limitato l’accesso alle attività commerciali.
Spot Deghi, Al Bano testimonial
Al Bano è il testimonial della prima campagna pubblicitaria di Deghi. Oltre ad essere un volto popolare e molto amato dal grande pubblico, è nato e cresciuto in Puglia, la stessa regione di provenienza di Deghi.
A rafforzare la sua immagine c’è anche la canzone scelta come colonna sonora. Si tratta di Felicità, uno dei suoi brani più celebri. Il testo però è stato modificato per l’occasione, adattandolo ai prodotti da sponsorizzare.
Negli ultimi anni Al Bano è inoltre diventato un volto sempre più televisivo; per merito di molte partecipazioni come giudice o concorrente in varie trasmissioni.
Spot Deghi, racconto, ambientazione
In queste settimane stanno andando in onda due versioni dello spot, ambientate sia all’interno di un appartamento che in esterna. Lo storytelling rimane pressoché il medesimo.
Nella prima pubblicità Al Bano apre lo spot gridando Felicità. Nella scena è seduto su una poltrona di vimini a bordo piscina. Si alternano poi alcuni personaggi che proseguono con la canzone ma con un testo rivisitato.
Compaiono una giovane donna che si rilassa su un’amaca e un uomo che consuma un aperitivo in compagnia del proprio cane in giardino. Appare anche una signora di mezz’età che apparecchia la tavola sul terrazzo.
Alcuni versi del brano recitano “E’ la felicità, navigare su Deghi trovando gli arredi. È la felicità, per il bagno e il giardino lo specchio e il lettino.” E così via. Sul finale torna Al Bano che grida ancora una volta Felicità.
Nell’altro invece Deghi punta l’attenzione sugli interni. Oltre ai protagonisti appena citati compaiono anche altre figure. Assistiamo alle immagini di una bambina che sfoglia un fumetto in bagno ed una ragazza che si prepara davanti allo specchio prima di uscire. Presente anche un’altra giovane donna che canta sotto la pioggia immaginando che il soffione sia un microfono.
Entrambe le pubblicità terminano con “Se non Deghi, non ci credi”.
Analisi della pubblicità
La presenza di Al Bano non riesce a colmare alcuni punti deboli che presentano gli spot. Appaiono infatti poco incisivi e coinvolgenti. La fruizione della filastrocca cantata è resa meno godibile dalle voci degli interpreti, non perfettamente intonate. La scelta è sicuramente voluta per creare un senso di familiarità ma ciò rende meno piacevole l’ascolto.
Deghi inoltre non ha puntato su degli aspetti originali. Ha infatti seguito la tendenza degli spot televisivi più recenti di inserire testi rivisitati di celebri brani della musica leggera italiana. Una moda che è destinata presto ad esaurirsi. E’ venuto così meno l’appeal che avrebbe reso la pubblicità più accattivante.